Casal Monastero vuole rendere “trasformabili” le aree del loro piano di zona
Il Comitato Casal Monastero chiede al Comune di rendere “trasformabili” le aree del loro piano di zona.
In data 24 maggio 2019 si è svolto presso la sala Conferenze dell’Hotel Torre di Pratolungo un incontro con i cittadini e alcuni professionisti organizzato dal Comitato Casal Monastero dove si è trattato il tema, dibattuto e di grande attualità, relativo agli immobili costruiti in edilizia convenzionata e le problematiche sottese al vincolo presente su tali costruzioni della cosiddetta affrancazione e la situazione relativa alla possibilità che la zona di Casal Monastero possa aggiungersi alle altre 14 (già indicate dal Comune di Roma) per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà.
All’incontro hanno partecipato molti cittadini della zona che hanno potuto così chiedere ai legali intervenuti, gli avvocati Andrea Lamonaca e Stefano Di Santo, in che stato si trovano i loro immobili e quali potranno essere nel futuro i possibili scenari che potranno coinvolgerli.
I legali hanno avuto modo di ascoltare i dubbi e paure che attanagliano queste persone cercando di far comprendere che su tali immobili, successivamente alla sentenza della Cassazione a Sezioni Unite n. 18135/2015, vi sono tuttora notevoli incertezze che sia il Comune di Roma e sia il Parlamento sta cercando di trattare con la speranza di un intervento legislativo che non scontenti nessuno.
Il tema dell’affrancazione e trasformazione preoccupa molto le persone che hanno timore che in virtù di tale situazione i propri immobili possano avere un deprezzamento importante del valore di mercato.
Dall’incontro gli intervenuti hanno chiesto a gran voce almeno che il proprio piano di zona a breve possa essere trasformabile considerato che, al momento come confermato da alcuni rappresentanti dell’Amministrazione Capitolina, non vi sono motivi ostativi a tale possibilità; al fine di dare impulso a tale richiesta è stata decisa comunemente di proporre una raccolta firme, sempre tramite il Comitato supportato dai legali, per l’inoltro di una diffida al Comune per, lo si ripete, la possibilità che tutti i cittadini che hanno un immobile in diritto di superficie possano trasformarlo in diritto di proprietà.
Il tema dell’affrancazione e trasformazione preoccupa molto le persone che hanno timore che in virtù di tale situazione i propri immobili possano avere un deprezzamento importante del valore di mercato.
Dall’incontro gli intervenuti hanno chiesto a gran voce almeno che il proprio piano di zona a breve possa essere trasformabile considerato che, al momento come confermato da alcuni rappresentanti dell’Amministrazione Capitolina, non vi sono motivi ostativi a tale possibilità; al fine di dare impulso a tale richiesta è stata decisa comunemente di proporre una raccolta firme, sempre tramite il Comitato supportato dai legali, per l’inoltro di una diffida al Comune per, lo si ripete, la possibilità che tutti i cittadini che hanno un immobile in diritto di superficie possano trasformarlo in diritto di proprietà.