Diawara: “Gioco sia in un centrocampo a due che a tre. Mi ispiro a Yaya Touré”

 Il nuovo centrocampista della Roma, Amadou Diawara, è stato presentato questo pomeriggio ai giornalisti presso la sala stampa di Trigoria.
Ad introdurre l’incontro è stato il dirigente del club capitolino, Morgan De Sanctis:
Buon pomeriggio a tutti. Amadou Diawara è un giocatore che è stato per tutta la sua carriera in Italia, lo conoscete. Siamo felicissimi che lui sia qui, è un giocatore giovane, è un centrocampista moderno e completo. Abbina qualità tecniche e soprattutto ha delle caratteristiche di impatto fisico e interdizione che, secondo la nostra valutazione, mancavano al nostro centrocampo e quindi siamo convinti che possa dare un grande contributo alla nostra squadra. Per di più i numeri dell’operazione lo testimoniano: è stato un giocatore fortemente voluto dalla Roma. Vi lascio alla possibilità di chiedere al ragazzo quello che avete bisogno di sapere.
Queste le parole di Diawara:
Hai giocato sia in un centrocampo a due sia in uno a tre? Quali sono le differenze e dove ti trovi meglio?
Nel centrocampo a tre sono più abituato a giocare, ma mi adatto ad entrambi i moduli. L’importante è fare quello che chiede il mister per bene ed aiutare la squadra.

Come stai fisicamente? Hai rinunciato a molti giorni di vacanza ed hai giocato la Coppa d’Africa fino a qualche giorno fa… Questo ti può aiutare per trovare subito il ritmo dei tuoi compagni?
Ho tagliato le vacanze per tornare prima e conoscere velocemente i nuovi compagni e l’allenatore. Mi aiuterà sicuramente a non lasciare le partite che avevo nelle gambe in Coppa d’Africa. Adesso sto molto bene e penso di riuscire a stare al meglio già per l’allenamento di oggi.
Qual è l’obiettivo minimo della Roma?
L’obiettivo minimo della Roma è andare in Champions League, è poco ma sicuro. Dobbiamo fare di tutto per andare minimo in Champions.
Che differenza vedi in questo momento tra la Roma ed il Napoli?
Sono tutte e due grandi squadre, ma penso che quest’anno potremo fare una grande stagione.
Pensi che il passaggio dal Napoli alla Roma possa farti crescere come giocatore? La Roma è un punto d’arrivo più che di partenza?
Io sono arrivato qui motivato, so che sono venuto in una grande squadra. Non lascerò mai niente, penso a dare tutto per aiutare la squadra ad arrivare dove merita.
Perché al Napoli non hai giocato tantissimo? Ci puoi svelare perché hai scelto il Napoli dopo il Bologna e non la Roma?
Non sono venuto prima alla Roma perché era la volontà di Dio. Non importa, ora sono motivato e voglio fare bene e l’importante è che sono qua.
Che cosa vuole da te Fonseca come giocatore?
Vedendo le squadre che ha allenato il mister è importante il centrocampo, perché vuole sempre uscire palla al piede. Quando mi ha chiamato il mister è stata un’emozione, sono onorato di essere allenato da lui.
Com’è nata la trattativa che ti ha portato qui? La Roma ti avrebbe preso anche se non fosse stato ceduto Manolas, secondo te?
Penso di sì, a prescindere da Manolas. L’allenatore mi voleva, sono stato voluto fortemente dalla società. Ringrazio per la fiducia la società, il direttore, l’allenatore. Spero di poterla ripagare al meglio.
Che impatto ti aspetti con i tifosi della Roma? Che cosa pensi di poter regalare loro sia in campo che come atteggiamento?
Io sono venuto già all’Olimpico da avversario, ho visto i tifosi motivati che mi hanno fatto impressione. Io posso solo dirgli che darò il massimo ad ogni allenamento ed in ogni partita per dargli soddisfazioni.
L’ex allenatore della Guinea ha detto che somigli a Kantè. Ti rivedi in lui?
Non lo so, Kantè è un giocatore di altissimo livello, non posso dire se somiglio a lui (ride, ndr). Il mio idolo, che mi piace tantissimo veder giocare, è Yaya Touré, gli altri sono giocatori di altissimo livello, ma io mi vedo più in Touré che altri.
Nel tuo ruolo sono passati Nainggolan, Strootman e De Rossi prima di te. Può essere un’eredità scomoda per chi viene a Roma?
Sono giocatori veramente forti, Strootman e Nainggolan li ho visti giocare e li ho affrontati da avversari, mi hanno messo molto in difficoltà. Io sono ancora giovane e spero di dare il massimo in ogni allenamento e in ogni partita per fare quello che hanno fatto qui, se non superarli.
Termina la conferenza stampa.

Audio della Conferenza Stampa di Diawara

Redazione

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