Serie A, le pagelle di Sampdoria-Roma
Partita ruvida e priva di emozioni. Le squadre si accendono solo negli ultimi 20 minuti, ma le occasioni da gol tardano ad arrivare. Mancini e Smalling uniche note positive in casa giallorossa. Bonazzoli cambia volto ai blucerchiati. A Marassi è 0-0. Maresca grazia Bertolacci.
Tutto dal sessantanovesimo.
Fino al tiro di Fabio De Paoli la voce conclusioni in porta di Sampdoria e Roma si aggirava intorno allo zero.
Da quel momento, invece, qualcosa si è visto, con un paio di occasioni per parte.
A rendersi maggiormente pericolosi, però, sono i padroni di casa che, grazie all’ingresso in campo di Federico Bonazzoli hanno ritrovato smalto in fase offensiva, impegnando Pau Lopez, fino ad allora spettatore aggiunto del match alla pari di Emil Audero dall’altra parte.
I giallorossi non riescono mai a trovare la verticalizzazione, costretti dagli avversari a giocare sulle fasce in maniera prevedibile e poco pericolosa.
L’azione più interessante dei capitolini arriva a dieci dal termine, con la conclusione di Javier Pastore, entrato dopo 8 minuti di gioco al posto di Bryan Cristante, deviata in corner da un giocatore ligure. Per l’ex Atalanta si tratta di un problema all’adduttore. Si attendono gli esami strumentali.
Un altro tiro degno di nota è quello di Edin Dzeko, subentrato nel primo tempo a Nikola Kalinic nonostante la doppia frattura allo zigomo destro, bloccato a terra dall’estremo difensore genovese.
Nel finale, Justin Kluivert, già ammonito, si prende la seconda ammonizione, lasciando in 10 i suoi e permettendo alla Sampdoria di tentare il tutto per tutto, invano.
Allo stadio Luigi Ferraris di Genova, dove non è piovuto, è 0-0. La Doria smuove la classifica e non subisce gol, la Roma si mangia i gomiti per aver buttato all’aria una partita ampiamente alla sua portata.
Pagelle Roma:
Pau Lopez 6.5: Si guarda il match, sgranchiendosi gambe e braccia su qualche conclusione senza pretese degli avversari. Va così per 69 minuti, poi diventa decisivo, sventando un paio di pericoli con parate fondamentali su De Paoli e Bonazzoli.
Spinazzola 5.5: Meglio quando sale che quando deve tornare in difesa. In avanti si lascia trasportare dalla troppa sicurezza nell’uno contro uno, finendo spesso per perdere il pallone. Mette in mostra un paio di giocate buone solo nel finale di gara. Troppo poco.
Smalling 7: Impressionante la quantità di contrasti e duelli aerei vinti. L’ex Manchester United mette in campo tutta la propria esperienza, salvando la Roma in più occasioni. A proposito si segnalano i recuperi su Rigoni e Quagliarella. Quest’ultimo volante.
Mancini 6.5: Ottima partita anche del secondo centrale romanista, per quanto una piccola ingenuità a match continui a commetterla. Vedasi la dormita su rinvio al limite dell’area nel finale, nella quale si lascia anticipare e che per poco non mette davanti alla porta Bonazzoli.
Kolarov 5: Passa gran parte del match a lamentarsi dei palloni che non gli vengono serviti anche quando è più che libero da marcature. Il serbo, però, ci mette del suo in negativo anche avendo la palla tra i piedi, sbagliando la misura in ogni calcio piazzato o cross messo in mezzo.
Veretout 6: Uno dei pochi a guadagnarsi la sufficienza provando a giocare. È l’unico dalla mediana in su che corre per 90 minuti e si addanna a recuperare palloni in mezzo al campo. Prova anche a sventagliare da una parte all’altra del terreno di gioco, creando qualche potenziale ripartenza pericolosa, puntualmente sprecata dai compagni.
Cristante S.V: Gioca appena 8 minuti e si arrende ad un problema all’adduttore rimediato dopo un contrasto. Un’ecatombe.
Kluivert 5: A parte qualche stop con la fronte, 3 nel giro di 20 minuti, l’olandese non riesce ad incidere nel primo tempo, beccandosi un giallo evitabile per un fallaccio su Ronaldo Vieira. Nella ripresa prova a inventarsi qualcosa ma nulla di trascendentale. Rovina del tutto la sua partita grazie al secondo giallo rimediato nel finale. Un’espulsione che rischia di pesare tanto nell’immediato futuro.
Zaniolo 5.5: Come sempre è il più vivace e pericoloso dell’attacco romanista, riuscendo a far prevalere il suo strapotere fisico anche da trequartista. Qualche errore di troppo nell’ultima scelta, come in occasione del passaggio a Kalinic, anche se va detto che pure il croato sbaglia il movimento ritardando inspiegabilmente lo scatto. Nella ripresa innesca un pericoloso 5 contro 3 ma fa la scelta peggiore, crossando in mezzo invece di servire basso il compagno accanto a sé.
Florenzi 5: Un fantasma per tutta la partita. Di positivo si annota solo un rientro in difesa a fermare una pericolosa discesa della Sampdoria poco prima di essere sostituito da Perotti.
Kalinic 4.5: Completamente fuori dal gioco, il croato non riesce a incidere nella partita per tutto il tempo che rimane in campo, toccando appena 3 palloni in 43 minuti. Si arrende dopo una botta ricevuta e chiede il cambio.
Pastore 5.5: L’argentino gioca da mediano per la prima volta in carriera. Al massimo aveva giocato da mezzala nell’Argentina del Tata Martino. El Flaco prova ad imbucare un paio di volte per Kalinic nel primo tempo, mentre nella ripresa si mette in proprio con un tiro deviato fortuitamente da un avversario, forse la più clamorosa palla gol della Roma.
Dzeko 6: Il solo fatto di aver giocato in quelle condizioni gli vale la sufficienza. Appena messo piede in campo, il bosniaco ridà mobilità ad un reparto in anestesia totale fino a quel momento, andandosi anche a cercare il passaggio sulla linea dei trequartisti. Ovviamente non ha modo di incidere più di tanto a causa delle poche palle giocabili arrivategli, ma l’unico tiro in porta della Roma ha il suo nome inciso sopra.
Perotti 6: Finalmente lo si rivede in campo e sono tutti minuti che servono all’argentino per ritrovare gamba e forma per l’immediato futuro. Da segnalare un paio di guizzi tra i difensori avversari che lasciano ben sperare.
Fonseca 5.5: Oggi non era in panchina per la squalifica da scontare (al suo posto c’era il vice Nuno Campos), ma la sensazione è che il portoghese abbia lavorato più sulla fase difensiva, dove la Roma sembra aver ritrovato compattezza, che su quella offensiva, vero problema del momento. I suoi fanno fatica a creare occasioni anche contro l’ultima in classifica, non giocando per 69 minuti. Ok gli infortuni e il non essere a bordo campo, ma con una Sampdoria così timida tutti i possibili alibi vengono meno. Bisogna ritrovarsi e quale miglior occasione della sfida di Europa League contro il Borussia Monchengladbach di giovedì sera.
Pagelle Sampdoria: Audero 6; Bereszynski 6.5, Murillo 6, Colley 5.5, Murru 5.5; Rigoni 5.5, Ronaldo Vieira 5.5, Bertolacci 6.5, Jankto 6; Gabbiadini 5, Quagliarella 5.5.
Subentrati: Depaoli 6.5; Ekdal 6; Bonazzoli 6.5.
Allenatore: Claudio Ranieri 6.
Arbitro: Fabio Maresca 5.5. Interpretazione di due episodi di braccio largo diversi con medesimo provvedimento. La gomitata di Bertolacci su Zaniolo è volontaria e andava punita con il cartellino rosso invece che con il giallo. Il VAR non interviene. Severa l’ammonizione per Mancini, che allarga il braccio e colpisce involontariamente Quagliarella. Corrette entrambe le ammonizioni inflitte a Kluivert per i due falli su Ronaldo Vieira nel primo tempo e Murru nel finale di gara.