Micaela Legnaioli: “Gabbie dorate” in mostra a Roma
A Roma il 26 ottobre alle ore 18.00 viene presentata la personale dell’artista a cura di Sabrina Consolini presso lo spazio Beliving in Corso Vittorio Emanuele II, 261
Tracce di memorie lontane e di vissuti legati al presente dove ritrovare storie di personaggi che hanno segnato un’epoca o protagonisti della nostra storia, ma anche identificazioni emotive e fisiche restituite da impronte digitali rielaborate entro una ricerca intellettuale e materica, caratterizzano molti lavori di MICAELA LEGNAIOLI, artista dal raro talento per l’energia che emerge dalle sue opere dove la materia si fonde con il segno ed il colore a raccontare storie vicine e lontane.
Nata in India a New Delhi nel 1970 è vissuta tra Europa e Sud America, per poi arrivare a Roma, mantenendo sempre vivo il suo interesse per la decorazione, arte che ha approfondito con gli studi prima alla Scuola Europea di Mol e poi alla Scuola di decorazione Van der Kelen Logelain a Bruxelles, estendendo anche il suo interesse alla ceramica, pittura e scultura.
Si è poi interessata alla creazione di gioielli con pietre semi-preziose e fili di metallo, mentre il recupero di materiali di scarto iniziavano ad essere utilizzati nelle sue opere. L’attenzione verso gli individui dovuta anche ai viaggi e alla conoscenza di diverse culture, viene restituita in particolare con i ritratti dove la modellazione dei volumi, l’intensità del segno inciso o appena tracciato e la materia, restituiscono visivamente le sfumature emotive e la fisicità dei personaggi ciascuno con la propria vita e storia, unica nell’ essenza. Vite che sono come mappe quasi bidimensionali nella stratificazione di segni.
Di vite, di vissuti trincerati dietro gabbie usate per convenzione e per difesa che però imprigionano negando l’espressione del proprio sé, si parla nella sua personale “Gabbie Dorate” Micaela Legnaioli presso lo Spazio Beliving in Corso Vittorio Emanuele II, 261 a Roma dal 20 al 31 ottobre 2019 ad ingresso libero.
Curata da Sabrina Consolini la mostra, che viene presentata il 26 ottobre in occasione dell’ultimo giorno di Rome Art Week, attraverso le sculture realizzate in gesso, colore acrilico e resina, compresa la vernice per le dorature e in cui prevalgono segni in divenire e strutture, proietta nel viaggio verso la parte più profonda del sé in cui Micaela Leegnaioli restituisce l’effetto creato dalle paure e ferite da cui ci si ripara proprio attraverso queste gabbie di difesa. Gabbie restituite con raffinatezza, dipinte con diversi colori metallici in cui è un involucro bianco e lucido simbolo della parte più autentica e pura di sé che a sua volta contiene un oggetto grezzo sempre diverso da scultura a scultura, visto quale espressione del proprio io più autentico e intimo come fosse un prezioso gioiello.
Per recuperare questa parte autentica bisogna uscire dalle gabbie e liberarsi da condizionamenti, ossia da quelle maschere utilizzate per non lasciarsi ferire da contesti esterni. Per costruire relazioni autentiche è necessario far cadere le maschere, uscire dalle gabbie limitanti: ciò accade quando si acquista consapevolezza di sé e delle ferite accogliendole per liberarsene. Uscire dalle gabbie è possibile quando si entra in sintonia con l’altro che mostra affetto e amore.
Emerge l’attento lavoro di ascolto di sé e degli altri da parte dell’artista, il suo osservare come i legami relazionali siano sempre più fragili e dunque la necessità di recuperare un ascolto autentico di se stessi iniziando con il liberarsi da quei pensieri limitanti che condizionano scelte autonome. Le “Gabbie dorate” rappresentano effimere difese destinate a diventare “gabbie costrittive” che limitano la libertà espressiva dell’individuo nell’amare ed essere amato. Così accanto a “L’attesa” (2019), “L’apparenza” (2019) e “Le regole” (2019) sono “L’Ostilità” (2019) e ”L’Isolamento”(2019).
La serie delle Gabbie dorate rimanda alle opere su metallo (rame e zinco) il cui riferimento è alle esperienze di vita di personaggi- uomini e donne- che hanno lasciato un segno nella storia. A riguardo infatti grande successo ha avuto la sua personale dello sorso anno “Vite parallele” esposta presso lo Spazio Open Art Sala da Feltre a Roma in Via Musolino, 7, in cui dieci opere su metallo rimandavano a figure femminili e maschili di successo nella storia d’Occidente per temperamento e grande intuizione e il cui nome iniziava con la lettera “M”. Tra questi: Messalina, Maria Antonietta, Maria Skłodowska nota come Marie Curie premio Nobel per la fisica nel 1903 e per la chimica nel 1911.
Da non dimenticare l’effetto della casualità legata all’esistenza che permette di uscire dalle Gabbie dorate senza preavviso e inaspettatamente, causalità alla base del progetto “Foglie nel vento” che l’artista ha esposto lo scorso gennaio 2019 presso la Galleria Menexa a Roma (Via della Barchetta 13).
Micaela Legnaioli espone inoltre dal 21 al 26 ottobre sempre a Roma alla collettiva presso la Galleria Minima (in Via del Pellegrino 18) ad ingresso libero, nella settimana di Art Week insieme ad altri artisti quali: Stefano Esposito, Paolo Bielli, Vito Bongiorno, Cosimo Angeleri, Sara Savini, Francesca Nesteri, Arianna Bonamore, Mario Tosto. Le opere di questi artisti intendono sottolineare come l’arte contemporanea viva una metamorfosi concettuale volta a contemplare e sperimentare differenti espressioni artistiche.
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Gabbie Dorate. Micaela Legnaioli
Un viaggio all’interno di sé
a cura di Sabrina Consolini
Beliving , Corso Vittorio Emanuele II, 261, Roma
Orario: 10-13.30 14.30-19
Sabato 26 ottobre 2019 ore 18.00 presentazione
dal 20 al 31 ottobre 2019
Ingresso libero