Motomondiale, Marquez vince anche il Gran Premio d’Australia
Sul circuito di Phillip Island, il campione del mondo in carica segue Vinales fino all’ultimo giro e sferra l’attacco decisivo sul rettilineo dei box. Lo spagnolo della Yamaha cade a poche curve dal termine nel tentativo di riprendersi il primo posto. Secondo Crutchlow, terzo Miller. Ottimi Bagnaia, quarto, e Iannone, sesto. Gara a fisarmonica per Rossi, ottavo. Dalla Porta vince gara e mondiale in Moto 3, in Moto 2 trionfa Binder.
Inizio da Moto 3, finale da MotoGP.
Questo il sunto del Gran Premio d’Australia, vinto dal solito Marc Marquez con la solita dinamica: inseguimento e beffa all’ultimo giro.
Almeno la gara è stata divertente, specialmente nei primi giri, quando c’erano in bagarre 10 piloti per il primo posto.
Al via scatta benissimo Valentino Rossi, che con una traiettoria magnifica riesce addirittura a guadagnare mezzo secondo sul resto del gruppo in curva 1.
Alle spalle del Dottore faticano sia Marquez, sia Maverick Vinales, poleman di giornata, che vengono risucchiati nel gruppone.
Partono male anche Fabio Quartararo e Danilo Petrucci, che rimangono coinvolti in uno spaventoso incidente nella seconda curva, per fortuna senza conseguenze. La Ducati scoda e scaraventa in aria il pilota italiano, che nel volo colpisce la Yamaha Petronas del francese, anche lui andato largo per un problema al posteriore. Entrambi i centauri finiscono nella ghiaia ma si rialzano senza guai fisici.
Nel frattempo, si fa largo davanti anche un redivivo Andrea Iannone, la cui Aprilia sembra rispondere bene sulla pista australiana, riuscendo a duellare per parecchi giri per le posizioni da podio.
Rossi, dopo lo strappo iniziale, viene raggiunto e superato da diverse moto, finendo da primo a ottavo in pochi passaggi, mentre da dietro risalgono coloro che saranno i veri protagonisti del GP nella seconda parte, ovvero Marquez e Vinales.
I due spagnoli, dopo qualche altra tornata dietro al leader momentaneo Cal Crutchlow, riescono a prendere il largo, girando su tempi impensabili per il resto del gruppo, sotto il muro del minuto e mezzo.
Vinales sembra poter agevolmente controllare la situazione, mentre Marquez, come al suo solito, si limita a rimanere dietro il connazionale della Yamaha, tornandogli sotto solo nel rettilineo dei box per mettere pressione.
Intanto Rossi sembra ritrovare feeling con la propria moto e riesce a riportarsi in quarta posizione, allungando anche di qualche metro su Andrea Dovizioso, in quel momento in quinta piazza.
Ma l’illusione dura poco e il nove volte campione del mondo torna in difficoltà nella gestione degli pneumatici, finendo per essere risucchiato nuovamente in fondo al gruppo.
Sorprendente è la rimonta di Francesco Bagnaia, arrivato ad occupare anche la testa del serpentone di piloti dietro il solitario Crutchlow, ma l’italiano dovrà fare i conti con Jack Miller nel finale.
Davanti, Marquez si rifà minaccioso alle spalle di Vinales e sul rettilineo del traguardo, pochi metri prima dell’inizio dell’ultimo giro, affonda il colpo mettendosi a guidare la corsa.
Il centauro della Yamaha non ci sta e cerca di rimanere il più possibile vicino al rivale. Nell’impostare l’attacco in curva 10, però, Vinales esce troppo veloce e la moto si scompone finendo a terra.
Marquez vince il Gran Premio d’Australia, precedendo sotto la bandiera a scacchi Crutchlow e Miller, che in volata batte Bagnaia, quarto.
Quinto, in rimonta, chiude Joan Mir, che precede un terzetto di italiani formato da Iannone, sesto, Dovizioso, settimo, e Rossi, ottavo. Solo undicesimo Franco Morbidelli. Chiude in ultima posizione Jorge Lorenzo.
Oltre a Vinales, Quartararo e Petrucci, si sono ritirati Mika Kallio e Tito Rabat.
In classifica iridata, Dovizioso mette le mani sul secondo posto, mentre fa un bel passo in avanti Miller. Nella graduatoria riservata ai team, la Repsol Honda si porta a un solo punto dalla Ducati Mission Winnow, ancora al comando.
Grande festa per i colori italiani in Moto 3, dove Lorenzo Dalla Porta sfrutta il primo match point a sua disposizione, vincendo gara e mondiale. Si tratta del primo titolo iridato per il nostro paese da quando la categoria è stata rinominata dalla vecchia classe 125 e l’ultimo risaliva addirittura al 2004, quando fu Dovizioso a conquistarlo. La vittoria nella classifica generale sarebbe probabilmente arrivata anche senza quella della corsa, in quanto Aron Canet, rivale più vicino in graduatoria, è caduto malamente nel corso del terzo giro. Ma il pilota del team Leopard ha voluto legittimare una volta di più il suo primato, precedendo sul traguardo il compagno di squadra Marcos Ramirez e Albert Arenas. Congratulazioni Lorenzo!
In Moto 2, invece, si riapre la lotta per il titolo, che sembrava ormai indirizzato verso casa Marquez, ovviamente Alex. Lo spagnolo, invece, ha chiuso solo ottavo, lasciando spazio al recupero sia di Brad Binder, vincitore di giornata, sia di Thomas Luthi, terzo. Completa il podio Jorge Martin. Primo degli italiani è Lorenzo Baldassarri in quinta posizione. Peccato per Marco Bezzecchi e Luca Marini, immischiati in una carambola innescata da Iker Leucona. Rimane coinvolto anche Fabio Di Giannantonio, il quale riesce a proseguire ma perdendo numerose posizioni. Chiuderà 14esimo.
Prossimo appuntamento con il Motomondiale è per settimana prossima, con il Gran Premio della Malesia.
Lo spegnimento dei semafori, sul circuito di Sepang, è previsto per le ore 08:00 italiane di domenica 3 novembre 2019.
La gara sarà trasmessa in esclusiva da Sky sul canale Sky Sport MotoGP (numero 208 del satellite).
Inoltre, per gli abbonati alla piattaforma satellitare, la corsa sarà visibile anche in Streaming attraverso l’applicazione SkyGo.
Ordine di arrivo GP d’Australia:
Pos | Pilota (Team) | Distacco | Punti |
1 | Marquez (Honda) | 00:40:43:729 | 25 |
2 | Crutchlow (Honda) |
+11:413 | 20 |
3 | Miller (Ducati) |
+14:499 | 16 |
4 | Bagnaia (Ducati) |
+14:554 | 13 |
5 | Mir (Suzuki) |
+14:817 | 11 |
6 | Iannone (Aprilia) | +15:280 | 10 |
7 | Dovizioso (Ducati) |
+15:294 | 9 |
8 | Rossi (Yamaha) |
+15:841 | 8 |
9 | Rins (Suzuki) | +16:032 | 7 |
10 | A. Espargaro (Aprilia) |
+16:590 | 6 |
11 | Morbidelli (Yamaha) | +24:145 |
5 |
12 | P. Espargaro (KTM) | +26:654 | 4 |
13 | Zarco (Honda) |
+26:758 | 3 |
14 | Abraham (Ducati) | +44:912 | 2 |
15 | Syahrin (KTM) | +44:968 | 1 |
Classifica Piloti MotoGP:
Pos | Pilota (Team) | Punti | Distacco |
1 | Marquez (Honda) | 375 | 0 |
2 | Dovizioso (Ducati) |
240 | -135 |
3 | Rins (Suzuki) |
183 | -192 |
4 | Vinales (Yamaha) | 176 | -199 |
5 | Petrucci (Ducati) |
169 | -206 |
6 | Quartararo (Yamaha) |
163 | -212 |
7 | Rossi (Yamaha) |
153 | -222 |
8 | Miller (Ducati) | 141 | -234 |
9 | Crutchlow (Honda) | 133 | -242 |
10 | Morbidelli (Yamaha) | 105 | -270 |
11 | P. Espargaro (KTM) | 89 | -286 |
12 | Mir (Suzuki) | 77 | -298 |
13 | Nakagami (Honda) | 74 | -301 |
14 | A. Espargaro (Aprilia) |
53 | -322 |
15 | Bagnaia (Ducati) |
50 | -325 |
16 | Iannone (Aprilia) | 43 | -332 |
17 | Oliveira (KTM) |
33 | -342 |
18 | Zarco (Honda) | 30 | -345 |
19 | Lorenzo (Honda) |
23 | -352 |
20 | Rabat (Ducati) | 18 | -357 |
21 | Bradl (Honda) | 16 | -359 |
22 | Pirro (Ducati) |
9 | -366 |
23 | Syahrin (KTM) |
8 | -367 |
24 | Guintoli (Suzuki) |
7 | -368 |
25 | Abraham (Ducati) | 7 | -368 |
26 | Kallio (KTM) | 2 | -373 |
27 | Smith (Aprilia) | 0 | -375 |
Pos | Team | Punti | Distacco |
1 | Mission Winnow Ducati | 409 | 0 |
2 | Repsol Honda Team |
408 | -1 |
3 | Yamaha Factory Racing |
329 | -80 |
4 | Drive M7 SIC Racing Team | 268 | -141 |
5 | Team Suzuki MotoGP | 264 | -145 |
6 | Team LCR | 210 | -199 |
7 | Pramac Racing | 191 | -218 |
8 | Red Bull KTM Factory Racing | 118 | -291 |
9 | Aprilia Racing Team | 96 | -313 |
10 | Red Bull KTM Tech 3 | 41 | -368 |
11 | Avintia Racing | 25 | -384 |
12 | Team HRC | 6 | -403 |
Classifica Costruttori MotoGP:
Pos | Team | Punti | Distacco |
1 | Honda | 381 | 0 |
2 | Ducati | 286 | -95 |
3 | Yamaha |
276 | -105 |
4 | Suzuki | 212 | -169 |
5 | KTM | 100 | -281 |
6 | Aprilia | 78 | -303 |