Lazio –Lecce 4-2. La Lazio vince soffrendo contro un ottimo Lecce

Lazio –Lecce 4-2. La Lazio vince soffrendo contro un ottimo Lecce

Doveva essere una partita facile per la Lazio che incontrava un Lecce che ha la metà dei punti in classifica rispetto ai biancocelesti ma la quadra pugliese, a dispetto della posizione in campionato, ha venduto cara la pelle e si è dimostrata una compagine ostica con un’ottima organizzazione.

La Lazio parte in modo arrembante e nei primi 10 minuti costruisce ottime occasione per il vantaggio che non riesce a finalizzare per errori individuali mentre il Lecce piano piano avanza il baricentro e inizia con buone ripartenze ad impensierire la difesa biancoceleste.

La Lazio va in vantaggio al minuto 30 con un destro preciso dal limite area di rigore di Correa e subisce solo dopo 10 minuti il pareggio di Lapadula che sfrutta una deviazione da corner di Rossettini che libera il centravanti pugliese davanti la porta; nel finale di primo tempo la Lazio sbaglia con Luis Alberto che tira sopra la traversa da buona posizione.

La ripresa inizia con una Lazio aggressiva che costringe il Lecce nella propria metà campo; al minuto 62 arriva il nuovo vantaggio con Milinkovich che anticipa di destro l’avversario dopo un assist da sinistra di Acerbis.

Il Lecce potrebbe pareggiare la partita su rigore concesso per un fallo di Milinkovich su Mancosu, il Var avrebbe dovuto annullare o quantomeno far rivedere all’arbitro, ma Babacar si fa parare il rigore dall’estremo difensore biancoceleste; in realtà dopo la parata Lapadula segnava ma l’arbitro evidenziava l’entrata in area di rigore del pugliese prima del calcio del rigore.

Scampato il pericolo la Lazio chiude la partita con un penalty di immobile e un gol in contropiede di Correa su assist preciso di Immobile; sul 4-1 un Lecce mai domo riesce ad accorciare le distanze con La Mantia subentrato da poco a Babacar.

La Lazio vince con merito ma ha trovato dinanzi un ottimo Lecce, che ha giocato una partita senza alcun timore con un bello spettacolo per tutti i presenti allo stadio.

Stefano Di Santo

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