“LIBERE TUTTE” una mostra tutta al femminile

“LIBERE TUTTE” una mostra tutta al femminile

Creatività e sperimentazione di 21 artiste italiane per parlare di amore estremo, paura, natura, negli spazi della Casa Testori, Novate Milanese dal 26 novembre 2019 al 16 febbraio 2020. Inaugurazione 23 novembre 2019 ore 17.00

A partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso, molte sono state le lotte portate avanti dalle donne per uscire dal quel ruolo subordinato rispetto alle figure maschili riuscendo a decidere liberamente della propria vita. Le donne con determinazione e coraggio nel tempo hanno saputo conquistarsi gli stessi diritti degli uomini, diritti civili e sociali, tra questi il diritto al lavoro che ha loro permesso di mostrare le proprie risorse e capacità, affermandosi tanto nella politica, quanto in ambito imprenditoriale, ricoprendo ruoli che prima erano impensabili. In questi ultimi tempi le donne si stanno affermando nel campo della medicina e della scienza, ma anche in politica ricoprendo ruoli di rilievo. Così la donna si è costruita un ruolo sempre più preciso e significativo con funzioni dirigenziali ad indicare come talento e capacità possano superare qualsiasi barriera ideologica e sociale. Ma in tutto questo la donna non deve mai dimenticare la propria femminilità cui non deve rinunciare. Nei giorni in cui ricorre la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne (25 novembre) non poteva mancare l’appuntamento con l’arte tutta al femminile. Si tratta della mostra LIBERE TUTTE dove protagoniste sono 21 tra le artista più attive del nostro Paese accanto a Renata Boero, Linda Carrara, Elisabetta Di Sopra, Silvia Giambrone,  Deborah Hirsch  Iva Lulashi, sono Lalla Lussu, Elena Mazzi, Beatrice Meoni, Maria Morganti, Isabella Pers, Michela Pomaro e Nazzarena Poli Maramotti; e ancora Laura Pugno, Chris Rocchegiani,  Giorgia Severi,  Marta Spagnoli,  Esther Stocker,  Sara Tirelli,  Lucia Veronesi e Serena Vestrucci.image0038

 Esse in modi e stili diversi hanno saputo restituire attraverso le loro opere come possono sentirsi le donne e come siano viste in una società per certi versi ancora legata a rigidi schematismi e ad una condizione di asimmetria maschile/femminile nei rapporti sociali ed economici. Curata da Daniele Capra e Giuseppe Frangi, la mostra allestita presso le stanze della casa che fu la dimora di Giovanni Testori (la Casa Testori) Novate Milanese, attraverso oltre 60 opere realizzate dalle artiste tra dipinti, sculture, installazioni e video , prosegue idealmente i passi del progetto Graffiare il presente, che lo scorso anno ha fatto il punto della situazione sulla ricerca pittorica condotta in Italia. Ispirato ad uno dei motti di rivolta della contestazione degli anni Settanta, il titolo della mostra indica il desiderio di parlare di arte e capire perché le artiste oggi sempre più stiano dimostrando di avere una marcia in più. Attraverso creatività, fantasia, sperimentazione queste artiste hanno suggerito come l’arte possa diventare strumento per parlare di sé e di quanto accade loro intorno, dando dimostrazione di un’importante vocazione sperimentale.image0042

Si va dal motivo dell’atto d’amore estremo del mito di Medea visto da Elisabetta Di Sopra con il suo video in cui ne ripropone una nuova versione al ribaltamento dei canoni della bellezza femminile proposto da Silvia Giambrone con un busto di donna spogliato di tutte le seduzioni ideali, dalla natura vista quale attrazione e pericolo restituito da Lalla Lussu nei suoi lavori realizzati con tessuti colorati con pigmenti naturali all’estremo della potenza della stessa natura descritta da Elena Mazzi e Sara Tirelli nel video girato sull’Etna di fronte alla quale l’uomo è impotente, E poi la fragilità dell’uomo nell’era della tecnologia espressa da Beatrice Meoni e il motivo della migrazione immortalata nel video di Isabella Pers dedicato ai rifigurati che nel 2016 dai Balcani erano arrivati in Italia attraverso le antiche trincee della Dolina del Cinquecento. Senza tralasciare il tema del corpo maschile come suggerisce l’opera di Marta Spagnoli la più giovane tra le artiste in mostra.Elisabetta Di Sopra immagine

Il progetto mira a fornire alcuni degli esempi più significativi della ricerca condotta rispetto a tutte le forme espressive e ai più differenti contenuti entro un ampio arco generazionale, Aperta nei temi e nei media impiegati, la mostra si presenta libera nel restituire i modi con cui l’universo femminile percepisce la propria forza e fragilità,  e come cerchi di armonizzarsi a quello maschile  senza facili risposte lasciando aperti possibili interrogativi  su come proiettare la propria unicità in un contesto che sempre più tende a omologare e controllare idee, mode, tendenze. Ad accompagnare la mostra il catalogo, progettato da CH RO MO, che sarà presentato il 15 febbraio. Sponsor della mostra Natixis.

LIBERE TUTTE

Opere di: Renata Boero, Linda Carrara, Elisabetta Di Sopra, Silvia Giambrone, Debora Hirsch, Iva Lulashi, Lalla Lussu, Elena Mazzi, Beatrice Meoni, Maria Morganti, Isabella Pers, Nazzarena Poli Maramotti, Michela Pomaro, Laura Pugno, Chris Rocchegiani, Giorgia Severi, Marta Spagnoli, Esther Stocker, Sara Tirelli, Lucia Veronesi, Serena Vestrucci

a cura di Daniele Capra e Giuseppe Frangi

Casa Testori, Largo Angelo Testori, 13, Novate Milanese (MI)  

Orari: dDal martedì al venerdì: 10.00-13.00 | 14.00-18.00

Sabato: 14.30 – 19.30, Apertura straordinaria 2ª domenica del mese: 8 dicembre – 12 gennaio – 9 febbraio

ore 14.30 – 19.30.Chiusa Domenica e Lunedì.

Vernissage sabato 23 novembre 2019 ore 17.00

dal 26 novembre 2019 al 16 febbraio 2020

per informazioni: www.casatestori.it | info@casatestori.it

ingresso libero

Silvana Lazzarino

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