Serie A, le pagelle di Inter-Roma

 Vince l’equilibrio a San Siro. Senza Pau Lopez e con Dzeko in panchina, i giallorossi non sfigurano in casa dell’Inter capolista, reggendo per 90 minuti. Ottimo Diawara, Smalling vince il duello con Lukaku. Mirante salva il risultato. Lautaro timido sotto rete, De Vrij il migliore in difesa per i nerazzurri. Finisce 0-0. Promosso Calvarese.
Un punto dai significati opposti.

Eccellente per la Roma, poco utile all’Inter.
I giallorossi escono imbattuti in casa della capolista grazie ad una prova fatta di coraggio e rigore difensivo, i dictat citati da Paulo Fonseca (all.re Roma) in conferenza stampa giovedì.
Partono meglio i nerazzurri che sfruttano un retropassaggio errato di Jordan Veretout, ma Romelu Lukaku apre poco il piatto sinistro e trova Antonio Mirante reattivo.
Dopo qualche altro sussulto interista, sono i capitolini a prendere le redini del gioco in mano, con un palleggio ipnotico che chiude i meneghini nella propria metà campo per un quarto d’ora abbondante.
Quello che ne scaturisce sono un tiro centrale di Diego Perotti, una conclusione di Nicolò Zaniolo e qualche cross in area mal sfruttato dai compagni.
La difesa della Roma è alta e i padroni di casa fanno fatica a trovare ritmo, con i due centravanti spesso messi in fuorigioco.
L’occasione, però, è dietro l’angolo. A sbagliare il rinvio, stavolta, è Mirante, ma Marcelo Brozovic spara alto da ottima posizione.
Nella ripresa il copione cambia poco e l’equilibrio torna a farla da padrona, nonostante i nerazzurri cerchino di alzare il baricentro con maggiore insistenza.
Gli uomini di Antonio Conte (all.re Inter) protestano per un paio di episodi dubbi, specialmente per un tocco con il braccio in area di Leonardo Spinazzola, ma faticano ad essere precisi sotto rete.
Ci prova Matias Vecino, la cui conclusione viene deviata in angolo da Mirante con un intervento miracoloso.
Fonseca inserisce anche Dzeko a venti minuti dal termine, ma i giallorossi stentano a creare occasioni da gol degne di nota, preferendo mantenere il possesso del pallone ed evitando di lasciare il fianco scoperto alle ripartenze interiste.
Allo Stadio Giuseppe Meazza finisce 0-0. La Roma non arresta la sua marcia in classifica, l’Inter rischia il controsorpasso.
Pagelle Roma:
Mirante 7.5: Ci mette 5 minuti a far capire agli avversari che non sarà per nulla facile passare dalle sue parti, con l’ottima parata su Lukaku. Poi ci prova lui stesso con i piedi a dare una chance all’avversario, ma Brozovic spara in curva. Nella ripresa ribadisce il concetto, volando sul tiro in diagonale di Vecino. Tanta attenzione e riflessi felini, meno bene con i piedi, ma la prestazione è super.
Santon S.V: Per quel poco che è rimasto in campo ha dimostrato di essere in buona condizione, riuscendo a mantenere lucidità e solidità nella copertura difensiva. Si ferma per un problema muscolare al termine di una giocata di qualità.
Smalling 7.5: L’inglese non è piccolo, ma davanti ad un gigante come Lukaku si gonfia ulteriormente per mostrare i muscoli. Il duello con l’ex compagno di squadra al Manchester United è stravinto, annullandone ogni possibilità di imbucata in area di rigore.
Mancini 7: Messo a uomo su Lautaro Martinez, ne diventa l’ombra per tutto il match. Arriva in anticipo sull’argentino nel primo tempo, quando tutto lo stadio reclama il rigore. Peccato che sia l’interista a commettere fallo portandosi avanti il pallone con il braccio per evitare l’intervento del romanista. Nella ripresa attende El Toro e lo disinnesca nel tentativo di dribbling con freddezza. Peccato solo per il giallo che gli costa la sfida con la SPAL.
Kolarov 6: Nel primo tempo soffre la velocità di Candreva e molte delle azioni pericolose nerazzurre partono dalla sua fascia. Nella ripresa aggiusta il tiro e riesce anche a scendere con maggiore frequenza sulla sinistra. Con la sua solita finta, procura il cartellino giallo a Lazaro.
Diawara 7.5: Lo abbiamo detto tante volte che all’ex Napoli serviva solo più coraggio. Stasera fa il Veretout della situazione, divenendo l’uomo ovunque del match. Stravince il duello sia con Borja Valero, sia con Asamoah, subentrato nella ripresa, facendo ripartire velocemente l’azione o rimettendo ordine in campo.
Adesso serve solo più intraprendenza nel cercare la conclusione a rete.
Veretout 6: Parte malissimo, regalando una palla d’oro a Lukaku. Poi, inizia a ritrovare feeling con il pallone, riuscendo ad anticipare spesso e volentieri Borja Valero e Vecino. Ottime le sventagliate rasoterra a cambiare gioco di prima intenzione. Meno lucido del solito a smistare il pallone sulla trequarti, ma la prestazione è comunque sufficiente.
Mkhitaryan 6: Nulla di trascendentale, almeno a livello di occasioni create. Quello che va premiato della partita dell’armeno sono i movimenti davanti ai tre centrali nerazzurri, creando spesso il varco per Zaniolo o Perotti portando via l’uomo. Buono anche il lavoro in fase di non possesso, dove recupera qualche pallone sulla mediana.
Pellegrini 6: Molto meno brillante del solito, ma c’è da considerare che mancavano due persone che il capitano di serata ama servire negli spazi: Dzeko e Kluivert. Il fantasista romano corre e lotta anche nella propria trequarti, riuscendo a dare densità al reparto difensivo. Peccato per quel pallone sbagliato a 5 dal termine, quando aveva la possibilità di lanciare Zaniolo in campo aperto.
Perotti 6: Nel primo tempo è uno dei più vivaci dell’attacco giallorosso, forse l’unico, insieme a Zaniolo, a provare la conclusione verso Handanovic rientrando sul destro. Peccato per quel movimento sbagliato in area di rigore al 25esimo. Si perde un po’ nella ripresa.
Zaniolo 6: Oggettivamente non era facile adattarsi ad un ruolo non suo. Il fisico, la velocità e la caparbietà di questo giovane talento, però, gli permettono di giocare anche da centravanti con una discreta qualità, specialmente nei primi 25 minuti. Nella ripresa cala vistosamente e non riesce a sfondare su Skriniar neanche quando torna a correre sulla destra.
Spinazzola (dal 16esimo) 6: Il voto è la media tra la prova mediocre del primo tempo, in cui alterna cross sbagliati a diagonali difensive piuttosto timide, e quella sicuramente migliore della ripresa, in cui si rende provvidenziale su Lukaku, cui taglia la strada, e Lautaro, con un recupero decisivo.
Dzeko (dal 67esimo) S.V: Chiedere di più di quanto visto al bosniaco è oggettivamente impossibile. La febbre degli scorsi giorni non gli ha permesso di venire a Milano per fare il titolare e la forma è quella che è. Peccato per quel controllo maldestro in area di rigore nel finale, che avrebbe potuto regalare alla Roma una chance importante.
Florenzi (dall’89esimo) S.V: Entra per sostituire Mkhitaryan nel finale di gara.
Fonseca 7: Senza Dzeko e Pau Lopez ha dovuto ridisegnare la Roma in poco più di tre ore, schierando Zaniolo fuori ruolo e ridisegnando l’assetto della squadra per la gara. I suoi palleggiano con sicurezza e reggono in difesa, riuscendo a conquistare un punto in casa della capolista della Serie A con coraggio e personalità. Adesso ci saranno 6 giorni per preparare la sfida al Wolfsberger per l’ultimo turno della fase a gironi dell’Europa League. Ci si gioca l’accesso ai sedicesimi e il primato nel girone.
Pagelle Inter: Handanovic 6; Godin 6, De Vrij 7, Skriniar 6; Candreva 5.5, Vecino 6, Borja Valero 5.5, Brozovic 6, Biraghi 5.5; Lautaro Martinez 6, Lukaku 6.
Subentrati: Lazaro 5; Asamoah 5.5; D’Ambrosio S.V.
Allenatore: Antonio Conte 6.
Arbitro: Gianpaolo Calvarese 7. Ottima gestione del match, così come la distribuzione dei cartellini, tutti corretti. Giusto ammonire Godin per la trattenuta su Zaniolo, così come estrarre il giallo nei confronti di Lazaro per lo sgambetto al limite dell’area su Kolarov. Corretto il provvedimento anche per Mancini che trattiene Lautaro Martinez che aveva recuperato il pallone. Giusto il cartellino anche per Brozovic, ammonito al termine dell’azione per un fallo precedentemente commesso. Nel primo tempo è lucido a fischiare punizione per la Roma e non per l’Inter. La trattenuta di Mancini su Lautaro Martinez è netta, ma è l’argentino a commettere la scorrettezza per primo, portandosi avanti il pallone con il braccio. Giusto non decretare rigore per l’Inter per presunta trattenuta di Spinazzola ai danni di Biraghi. Il contatto, inoltre, se c’è è fuori area. Corretta l’interpretazione del tocco di braccio in area di rigore di Spinazzola. La palla rimbalza sull’avambraccio del difensore della Roma, che tocca involontariamente la sfera. In casi come questi la decisione spetta solo all’arbitro, che ha interpretato al meglio l’episodio. Corretto, infine, non decretare tiro dal dischetto per l’intervento di Mancini su Lautaro. L’attaccante dell’Inter svirgola la conclusione e non viene mai toccato dal difensore avversario.

Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *