DOPO ROMA GENT. FONSECA: PAURA DI GIOCARE LA PALLA
Alla fine della partita di andata contro il KAA Gent, l’immagine che rimane impressa è la paura con la quale i giocatori della Roma affrontano le partite.
La palla sembra scottare, e quando si trova tra i loro piedi, non sanno come utilizzarla, se rischiare un affondo o meglio appoggiarla in modo facile verso un compagno nelle retrovie.
Non è certo questo l’atteggiamento che ci si aspetta da dei professionisti che non rischiano certo né la vita, né il proprio patrimonio.
Comunque, come il solito emergono gli abituali Dzeko, Smalling e Lopez, seguiti questa volta dal finalmente titolare Perez che oltre al gol si è dato da fare per tutto il campo cercando di essere utile.
In ogni caso, la Roma ha giocato in 10 effettivi fino al 79° minuto quando Mkhitaryan ha dato il cambio a un invisibile e impalpabile Pellegrini, che non si deve offendere se qualche tifoso l’ha fischiato, perché da lui tutti ci aspettiamo molto ma molto di più e non solo dalla partita contro il Gent, ma da almeno tre incontri a questa parte.
La Roma ha vinto, e sia lode a lei, ma i miglioramenti non li abbiamo visti.
“Hanno paura… non vogliono che gli sia passata la palla… vanno indietro invece di verticalizzare” ci dice Fonseca con un sorriso più triste che divertito, a sottolineare che non è un impressione del tifoso che vorrebbe sempre vedere presenti e combattivi i propri portacolori, ma che esiste una psicosi da possesso di palla, che nel calcio è praticamente un suicidio sportivo.
La partita di ritorno in Belgio tra una settimana non sarà semplice, il Gent ha comunque l’attacco più prolifico della Pro League e in casa vorrà fare bella figura.
Domenica all’Olimpico la Roma affronterà alle ore 18:00 il Lecce di Liverani, non una squadra che possa mettere paura, ma forse in questo momento ai giocatori della Roma basta un improvviso battito d’ali di una farfalla per far svanire quelle poche sicurezze ancora presenti nei loro fragili animi.