VAR, luci e ombre sul suo utilizzo
Vediamo che dopo l’euforia che generò l’applicazione del sistema elettronico di supporto arbitrale, oggi sembra non essere così efficiente come si poteva sperare.
L’arbitro non è obbligato a ricorrere alle immagini messe a disposizione per accertarsi della giusta interpretazione dell’azione, e questo provoca spesso indignazione da chi pensa di essere in qualche modo non tutelato.
Ogni giornata crea scontento, come in Lazio Fiorentina, e sembra che gli arbitri per un fatto di orgoglio siano restii a usufruire del VAR, come se sminuisse la propria figura di decisionista assoluto.
Appunto per questo, forse l’unica strada percorribile per migliorare il calcio e spazzare via ogni pensiero di favoritismo, è creare delle regole fisse, quali in caso di presunto fallo da rigore, obbligatoriamente riguardare le immagini da parte dell’arbitro, e magari poter dare la possibilità agli allenatori di richiedere l’intervento del VAR almeno una volta per tempo di gioco.
Forse neanche questo renderà sempre giustizia, perché l’interpretazione dell’arbitro è chiaramente legge, ma sicuramente potrebbe essere un passo verso una gestione più oculata di un supporto che così utilizzato non funziona al 100%.