Roma 2 – 1 Parma. Fuochino… fuochino…
Torna a guadagnare i tre punti, una Roma un po’ più volenterosa rispetto alle ultime uscite in campionato.
Partita che si sviluppa secondo le attese, con il Parma chiuso nella propria metà campo cercando di innescare le ripartenze e la Roma a individuare i corridoi giusti per penetrare in area.
La Roma mette in campo un gioco un po’ più corale del solito, anche se Dzeko non partecipa molto, messo in una posizione troppo avanzata che non gli permette di creare movimento.
Al minuto 9 una doccia fredda con il rigore assegnato al Parma e trasformato da Kucka, poteva minare una solidità precaria della formazione giallorossa, ma l’atteggiamento del Parma che si richiudeva in area, ha dato la possibilità alla Roma di macinare gioco e lentamente prendere in mano le redini di una partita nata male.
La spinta porta a un palo di Pellegrini e un gioco che si sviluppa abbastanza fluidamente sulle fasce con Peres e Spinazzola più pimpanti del solito.
Al minuto 43 un assist di Peres, un velo di Pellegrini e una stoccata di Mkhitaryan portano a un meritato pareggio che chiude il primo tempo.
Stesso copione nella ripresa, anche se il Parma si affaccia nella metà campo romanista con più assiduità.
Una staffilata dal limite dell’area di Veretout al 57° porta la Roma in vantaggio, e a parte un paio di ottime occasioni di Villar, che si mangia l’immangiabile e un brivido su tocco di braccio di Mancini in area che regala attimi di trepidazione ai romanisti, spenti fortunatamente dall’arbitro al VAR, la partita scorre via senza acuti.
Alla fine la Roma porta a casa i tre punti, e già questo è un traguardo, viste le precedenti tre sconfitte di fila.
Non è certo una resurrezione, né un recuperato gioco, ma alla fine, per ritrovare la strada bisogna andare a passi lenti, e se fino a ieri nella ricerca dell’obiettivo era acqua… acqua… oggi potremmo dire fuochino… fuochino…