I dati delle compravendite immobiliari durante il lockdown.
Anche in ambito di compravendita immobiliare risultano evidenti gli effetti economici legati all’emergenza sanitaria .
Alcuni dati in merito emergono dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, relativa al secondo trimestre dell’anno.
La notevole riduzione delle compravendite immobiliari avuto nei primi mesi del 2020, risulta accentuato nel secondo trimestre del 2020 con un tasso tendenziale che registra un calo pari a circa il 27,2%; in numeri sono circa 43 mila transazioni in meno rispetto allo stesso periodo di trimestre dell’anno 2019.
Tra il Nord e Sud le differenze territoriali sono minime con un impatto leggermente superiore alla media nazionale per l’area del Mezzogiorno.
Il motivo della flessione maggiore rilevata è ovviamente legato all’adozione da parte del Governo dei provvedimenti restrittivi di libertà
Il mercato delle abitazioni in aprile (-57,7%) è quello che subisce il maggior calo, con variazioni negative che superano il 60% nel Mezzogiorno e anche nel Nord Ovest.
La tendenza negativa è presente anche nei mesi successivi di maggio e giugno ma, con la riapertura di quasi la totalità delle attività economiche, i riferimenti di variazione tendenziale sono meno elevati: rispettivamente -21,2% a maggio e -6,1% a giugno.
Il dato del mese di giugno 2020 va comunque letto tenendo conto come gli accordi formalizzati riguardavano atti preesistenti e che non hanno potuto concludersi davanti al notaio solo per via del lockdown.
La speranza è che i dati del secondo trimestre possano rilevare una importante controtendenza nel settore delle compravendite anche in relazione agli immobili non abitativi con le attività ad esso connesse che devono affrontare quotidianamente delle lunghe ed estenuanti sforzi per sopravvivere.