Lazio -Juventus 1-1. “La Lazio non muore mai” pareggio strappato con la forza del gruppo.
Il commento della partita non può certamente iniziare senza considerare quanto successo nelle ore prima del match per via del “caos contagi” generato anche da alcuni organi di stampa, vedi fra tutte la Gazzetta dello Sport, che in spregio delle condotte minime di deontologia giornalistica ha di fatto condannato la Lazio per fatti che dovranno comunque essere giudicati dagli Organi competenti dopo attente verifiche.
Appare evidente che la partita ha risentito di quanto occorso anche in considerazione della decisione, della ASL, di non autorizzare la presenza dalla partita di uomini importanti della rosa biancoceleste come Immobile, Leiva e Strakosha.
Andando ad un’ analisi della partita si è visto un incontro tra due squadre che hanno tentato di superarsi e con la Juve che nel primo parziale è riuscita ad andare in vantaggio con Ronaldo, al minuto 15 dopo un preciso assist di Cuadrado, ed ha dato subito un impronta alla partita.
La Lazio subito il vantaggio ha creato delle buone trame di gioco con alcune azioni pericolose ma la difesa bianconera ha concesso ben poco ed anzi, sempre Ronaldo, nel finale di primo tempo è andato vicino al raddoppio dopo un’azione personale ed ha colpito il palo.
Nel secondo tempo si è vista la squadra di Inzaghi cercare di riprendere la partita più con i nervi e la rabbia che per azioni organizzate mentre la Juve, con il passare dei minuti, ha arretrato il proprio baricentro cercando di colpire con azioni di contropiede ma esponendosi anche al forcing avversario.
Il finale che ha caratterizzato il match è in linea con le ultime prestazione degli uomini di Inzaghi con Correa che dal vertice sinistro dell’attacco riesce a dribblare 4 giocatori iuventini poggiare la sfera in area di rigore a Caceido che, spalle alla porta, riesce a girarsi e mettere in gol in diagonale alla sinistra del portiere.
Una cosa è certa la LAZIO non muore mai!