Cristiano e Patrizio Alviti con “Volontà di Ferro” trasformano Roma in una sede espositiva dal 23 novembre al 6 dicembre 2020

Cristiano e Patrizio Alviti con “Volontà di Ferro” trasformano Roma in una sede espositiva dal 23 novembre al 6 dicembre 2020

Dal 23 novembre a Roma sarà possibile ammirare le opere di Cristiano e Patrizio Alviti grazie al loro progetto originale e innovativo che le vede riprodotte su cartelloni utilizzati per la pubblicità nei luoghi di transito e strategici della Capitale. Grazie alla creatività e capacità di esplorare i ritmi comunicativi dell’arte, i due artisti e fratelli Cristiano e Patrizio Alviti per restituire l’arte nella sua totalità ad un pubblico sempre più variegato, hanno pensato proprio in questo momento in cui musei e gallerie restano chiuse, ad un progetto espositivo che investisse l’intera città di Roma trasformandola in un’immensa sede espositiva senza precedenti. 

Grazie alla loro intuizione e grande passione per l’arte hanno pensato all’utilizzo degli spazi dedicati alla cartellonistica pubblicitaria quali siti per collocare le riproduzioni delle proprie opere mettendole così a disposizione di quanti quotidianamente attraversano i diversi quartieri della Capitale. Un modo per far entrare l’arte nella quotidianità di ognuno sfruttando, in maniera più nobile, quei canali utilizzati solitamente per mero uso commerciale. Così dopo il periodo di chiusura forzata i due artisti, noti a livello internazionale, hanno pensato di condividere i propri lavori tra incisioni, lastre e prove d’autore, con il pubblico romano e non solo, presente nella Capitale, mediante questa formula originale.

 Il progetto espositivo “Volontà di ferro” a cura di Werner Bortolotti, visibile dal 23 novembre fino al 6 dicembre 2020, permette alle loro opere (realizzate durante i mesi di lockdown) di essere visibili ad un vasto pubblico superando ogni ostacolo dovuto all’attuale situazione sanitaria, che al momento frena molti progetti, non solo culturali. I lavori dei fratelli Alviti riprodotti su manifesti pubblicitari stradali (ogni cartellone presenta un’opera diversa con relativa didascalia) sono stati disposti su 100 spazi all’aperto della città dando vita ad un percorso espositivo notevole che trasforma Roma in una galleria d’arte davvero estesa. Le aree scelte per le opere sono state valutate in base alla viabilità stradale con traffico sostenuto come la tangenziale, o anche per l’essere punti strategici come la zona Salaria-Corso Francia, comprese le periferie. Ciascun’area verrà comunicata con un’apposita mappa della mostra da scaricare dal sito creato ad hoc  www.volontadiferro.it dove si possono vedere tutte le opere prodotte, compresi gli approfondimenti e dove si potrà, per chi fosse interessato, concretizzare un appuntamento in Atelier per poterle visionare dal vivo.

Dietro questo progetto vi è il percorso emozionale e di scrittura racchiuso nel diario “Volontà di ferro” che i fratelli Alviti hanno scritto sottolineando il desiderio di “vivere e creare in una nefasta prospettiva negativa e di morte (economica e sociale)”. La volontà è proprio questo desiderio nel continuare a creare, mentre la parola ferro rimanda sia alla lastra scriccata e puntellata che dà forma al segno sul foglio, sia alla loro determinazione a proseguire nel loro lavoro di artisti. Volontà di ferro è “una dichiarazione forte e potente: mentre tutto il mondo si ferma gli Alviti producono spazi e immagini che danno, almeno all’animo, la libertà di viaggiare e perdersi”.

 Un viaggio verso le emozioni a riscoprire le immagini restituite dai loro lavori dove centrale è il paesaggio nelle sue diverse sfaccettature: da quello reale con la natura e gli alberi a quello immaginato che si manifesta interiormente. Tutto su lastre con il colore ad imprimere forza e vitalità scavando nei ricordi, entrando nei pensieri per definire scorci e prospettive di natura, ma anche orizzonti di luce. Segni incisi, razionali nella loro fermezza geometrica e colore nel suo fluire irrazionale, si combinano a costruire un mosaico di emozioni dove ritrovare sentimenti di fiducia.Il percorso di questa straordinaria esposizione lungo la città eterna, rappresenta un invito a ritrovare sé stessi e a pensare che questo momento così difficile presto sarà solo un ricordo. Queste le parole dei due artisti Cristiano e Patrizio Alviti: “questo tempo indefinibile non ha fermato le nostre visioni di futuro ed anzi ha rievocato in noi la potenza del paesaggio quale protagonista assoluto di emozioni capaci di travolgerci e farci ‘uscire’in tempi di lockdown. La nostra è una volontà di ferro: un viaggio fisico e astratto ai confini della natura che ci stimola a ricercare nella ‘scena’ costruita i riferimenti per farci trasportare, dalle macchie di colore, alla memoria ed al ricordo di quei paesaggi.” Il percorso intende incuriosire anche quanti non sono avvezzi a frequentare musei e gallerie, proprio perché l’arte entra nel quotidiano restituendo nuovo colore alla città e ai suoi luoghi aperti. Un percorso importante che ridona visibilità all’arte in questo momento critico, quale esempio guida per altre manifestazioni culturali nella lotta contro l’attuale situazione.

Silvana Lazzarino

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