Nessun assegno di divorzio se la moglie decide di non voler lavorare.
La sesta sezione civile della Corte di Cassazione si è pronunciata recentemente con un provvedimento rilevante secondo cui laddove l’ex moglie non lavora perché non ha alcuna voglia, l’assegno di mantenimento può non essere corrisposto dall’ex coniuge e ciò, anche se il gap reddituale tra i due è rilevante.
Secondo la Suprema Corte non si può riconoscere alla donna il diritto a ricevere un contributo economico per il solo fatto che l’ex coniuge è ricco di famiglia.
La pronuncia prevede, infatti, come sia necessario verificare il contributo dalla coniuge fornito in ambito familiare, considerando, a prescindere dal divario patrimoniale, che non vi è stata alcuna rinuncia ad incarichi professionali o prospettive di carriera, ma semplicemente un’inerzia colpevole nel recepire un’occupazione.