Turismo, indagine Otex: Fatturato 2020 Roma -71%, persi 338 mln
Il fatturato delle strutture ricettive extralberghiere di Roma è passato dai 531 milioni del 2019 a 192 milioni nel 2020, con un calo di oltre 338 milioni di fatturato, pari a una perdita del 71,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.E’ quanto emerge dall’analisi di Otex, primo osservatorio sul turismo residenziale extralberghiero in Italia promosso dall’associazione Property Managers Italia. Da aprile a dicembre 2020 la riduzione mensile di fatturato del comparto è stata maggiore del 70%, fatta eccezione per il mese di agosto che ha registrato -62,8%. Il mercato romano dell’extralberghiero presenta inoltre una riduzione dell’offerta di annunci di oltre 7.469 unità a testimonianza del fatto che gli operatori stanno perdendo fiducia e uscendo dal mercato. Otex stima, dunque, una riduzione in percentuale delle unità attive nel mercato del 35,8%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
“Anche per i mesi di gennaio e febbraio 2021 si riscontrano rispettivamente un -59% e -75% di perdita di fatturato, rispetto agli stessi mese del 2020, – spiega Marco Nicosia, data analyst di Otex e founder di Full Price – mentre si conferma una riduzione del 38% delle attività turistiche extralberghiere nella capitale”. Per Stefano Bettanin, presidente di Property Managers Italia “i dati sulla città di Roma confermano la tendenza che registriamo ormai da un anno in tutta Italia. Purtroppo ci avviciniamo ad un’altra Pasqua in zona rossa nazionale, un ulteriore brutto colpo al settore turistico che con l’avvio della campagna vaccinale stava iniziando a registrare timidi segnali di fiducia in vista della prossima estate. Ma il recente aggravarsi del quadro sanitario e le ultime misure restrittive varate dal Governo hanno provocato un nuovo blocco delle prenotazioni e un drastico calo delle richieste. Auspichiamo – conclude Bettanin – che questo sia davvero l’ultimo sforzo che il Governo chiede alle imprese e ai cittadini per normalizzare la situazione sanitaria, noi lo accettiamo con grande senso di responsabilità a patto però che dopo le ennesime restrizioni arrivino aiuti concreti per ripartire”.