Giornalisti nelle scuole. Odg e Miur rinnovano l’intesa per spiegare ai ragazzi il valore dell’informazione
I giornalisti tornano a scuola, non per studiare ma per portare tra i più giovani la conoscenza del mondo del giornalismo e dell’informazione. Nonostante questo sia un momento difficile per la scuola, con gli edifici chiusi ed i ragazzi a casa per la pandemia, l’Ordine dei giornalisti ha rinnovato il protocollo d’intesa con il Miur, che consentirà ai professionisti dell’informazione di condurre lezioni strutturate nelle scuole superiori di tutta Italia sottolineando i più importanti ambiti di interesse, le tecniche più qualificanti e la ricaduta culturale dell’informazione sullo sviluppo democratico del Paese.
Una iniziativa dalla portata molto vasta come recita il titolo stesso del Protocollo: “L’informazione come strumento di formazione per comprendere la complessità dei fenomeni sociali, economici, scientifici e culturali”. Il progetto, nato originariamente per supportare i ragazzi che intendevano scegliere l’articolo di giornale quale prova di italiano all’esame di Stato, nel corso degli anni ha assunto nuovi significati: nel nuovo esame di Stato questa prova non c’è più ma l’opportunità formativa di un incontro con il linguaggio e la tecnica giornalistica resta valida e rappresenta un modo per far crescere la consapevolezza e l’attenzione di tutti gli studenti alla realtà, ai fatti, agli eventi, così da far maturare un responsabile senso civico.
Da qui la soddisfazione del presidente del Cnog Carlo Verna e del Presidente della Commissione culturale Alberto Lazzarini, che ha ideato, promosso portato a termine l’iniziativa che in questi anni ha raggiunto obiettivi importanti non solo per l’organismo rappresentativo dei giornalisti ma soprattutto per il mondo della scuola e per i ragazzi. Nelle sei edizioni fin qui svolte sono stati coinvolti 479 istituti scolastici, 1.939 classi, 41.909 studenti, oltre a 503 docenti-giornalisti.
Il protocollo per la settima edizione è stato sottoscritto dal neoministro Patrizio Bianchi con la presenza della direttrice generale del Miur Giovanna Boda alla presenza dello stesso Verna e Lazzarini.
Ora la palla passa ai giornalisti tutti volontari che hanno offerto la propria disponibilità a intervenire nelle scuole come docenti per spiegare ai ragazzi il valore dell’informazione e quali regole tecniche e deontologiche occorre seguire al momento di redigere l’articolo di giornale. Nel progetto saranno pienamente coinvolti tutti gli Ordini regionali e le sezioni UCSI (Unione stampa cattolica italiana) regionali e provinciali e alla fine del percorso sarà celebrato un evento importante e significativo.