Quanto ancora per la verità?
Minuti, ore, giorni, mesi, anni e decenni (per l’esattezza quasi trentotto anni), quanto tempo si è disposti ad aspettare per conoscere la verità su di un proprio caro scomparso, una verità che è celata da oscuri figuri, tra segreti e bugie, tra silenzi e parole vuote.
Emanuela Orlandi e Mirella Gregori sono, loro malgrado, diventate l’immagine degli scomparsi, si pensa sempre a loro come fossero le capostipiti di un gruppo di persone volatilizzate, scomparendo senza lasciare indizi.
Nessuno però è riuscito a dimenticarle e relegarle, come solo un fatto avvenuto, in un cassetto della memoria.
Dal giorno della loro scomparsa, le famiglie non si sono mai rassegnate, hanno cercato di capire il perché queste due ragazze che non si conoscevano, avessero nei loro rapimenti/scomparse qualcosa che le legasse.
Come una trama poliziesca, fatta di intrighi, piste false e con l’attentato al Papa, la vicenda di Emanuela Orlandi ci ha accompagnato in questi decenni con rivelazioni e colpi di scena che a oggi non hanno portato a nulla.
Ali Ağca, l’attentatore del Papa che dice e non dice, secondo lui c’è chi nel Vaticano sa tutto.
Papa Francesco, che al fratello Pietro, fa affermazioni di chi conosce la verità, ma poi non concede udienza per spiegare le sue parole.
Una speranza frustrata dopo l’altra, come spinti in un labirinto di specchi le famiglie Orlandi e Gregori vedono sfiorire la vita dei propri cari che se ne vanno senza conoscere la verità.
Non sono comunque sole a combattere, molte persone sia attraverso i social sia direttamente, hanno sempre sostenuto questa battaglia per la verità attraverso manifestazioni imponenti, convegni e spettacoli dedicati a Emanuela e Mirella.
Domani 22 giugno, a Roma presso Largo Giovanni XXIII dalle ore 18:00 alle ore 20:00 si terrà un sit-in per la “Verità in nome di Emanuela” e aggiungo, e di tutti gli scomparsi.