Un luogo inaspettatamente piacevole
A Roma, a un passo dalla piramide Cestia, è situato il cimitero acattolico di Roma.
Un luogo sì, dai contorni funebri e quindi carico di tristezza, ma che al suo interno si tinge anche di bellezza, d’arte e di un silenzio dai vari colori.
Camminando all’interno, si viene avvolti da un numero indecifrato di sensazioni, da emozioni contrastanti, il cui scontro da vita a uno stato d’animo confuso, ma assolutamente piacevole, sul quale è meraviglioso appoggiarsi.
Tra i piccoli sentieri e le curatissime piante che compongono il cimitero, si possono ammirare delle vere opere d’arte.
Ce n’è una in particolare, che a me ha sempre affascinato molto: L’Angelo del Dolore di William Wetmore Story.
L’opera è un monumento funebre realizzato dallo scultore in onore della moglie prematuramente scomparsa.
La scultura e di così pregevole fattura che è divenuta un modello di monumento funebre copiato in tutto il mondo.
L’angelo che caratterizza l’opera, infatti, presenta dei tratti incredibilmente realistici e la scelta di alcuni dettagli relativi al linguaggio del corpo riescono a suscitare nell’osservatore grande coinvolgimento emotivo, riuscendo quasi a percepire la stessa tristezza e lo stesso dolore che deve aver provato l’artista durante la sua realizzazione.
Il cimitero, inoltre, assume un aspetto ancora più suggestivo grazie alla stretta vicinanza con la piramide Cestia.
È possibile, infatti, ammirarne i contorni e i dettagli accedendo a un’altra area del cimitero, più somigliante a un giardino che a un luogo di sepoltura, dove oltre a essere presenti altre tombe, ci sono delle panchine e tratti di prato, dove potersi fermare un momento e godere di quello scorcio così particolare.