Covid e guerra, l’emergenza adesso è anche per l’indebitamento dei privati. +71% di richieste di aiuto a Legge3.it
L’emergenza sanitaria ha allargato ulteriormente la platea degli italiani indebitati, cresciuta del 4,8%. Si stimano circa 2.5 milioni di famiglie in sovraindebitamento. Persone che, spesso, rischiano persino di perdere la propria casa. In aggiunta, la guerra tra Russia e Ucraina fa tremare i mercati di tutto il mondo, e in Italia si prevede un calo del Pil dello 0,5% a peggiorare il quadro.
«Il momento è delicato e sono tante le persone costrette a contrarre altri debiti, per saldare i precedenti o fare nuovi investimenti. Così, però, si entra in una spirale senza fine. – Commenta Gianmario Bertollo fondatore di Legge3.it – A restituire speranza c’è la legge 3 del 2012 ma a 10 anni dalla sua emanazione continua a essere sconosciuta ai più».
Bertollo, che da anni aiuta privati e imprenditori ad uscire da situazioni di sovraindebitamento,afferma che la crisi che stiamo vivendo sia peggiore di quella del 2008/2009. L’attuale, infatti, ha colpito in modo molto più aggressivo le piccole aziende e i micro imprenditori che rappresentano il 95% delle partite IVA in Italia. Oltretutto, fa sempre notare il fondatore di Legge3.it, il numero dei lavoratori autonomi è il più basso di sempre. «Purtroppo credo che solo nei prossimi anni vedremo più chiaramente gli effetti drammatici di questa nuova crisi, che saranno peggiori di qualsiasi previsione se il conflitto dovesse andare avanti per molto tempo».
Una previsione supportata dai numeri. Legge3.it ha già chiuso il 2021 con una crescita di richieste d’aiuto del 71% rispetto al 2020. Anno che aveva già registrato un incremento del 40% rispetto al 2019. Il dato che più fa riflettere, sottolinea Bertollo, è il +130% di gennaio 2022 rispetto allo stesso mese del 2021. Anche le previsioni future non sono confortanti. La più grande organizzazione italiana specializzata in procedure con Legge 3/2012 stima, infatti, un’ulteriore crescita della domanda di almeno un altro 65%.
Dati alla mano, Il lockdown, con le sue restrizioni, non ha certo frenato ma, piuttosto, alimentato la richiesta di finanziamenti da parte di aziende e famiglie, tra mutui, prestiti personali e finalizzati. I recenti aumenti di luce, gas e carburante, poi, non stanno di certo aiutando la ripresa costringendo, anzi, a chiedere ulteriori prestiti.
Non solo bollette con cifre da record. A cascata, i rincari rischiano di ripercuotersi in modo significativo sui prezzi al dettaglio, mettendo in crisi le famiglie ma, anche, nuovamente in stallo molti settori produttivi che, lentamente, stavano tentando di rialzarsi. «Durante la crisi del 2008/2009, gas, luce e carburante non avevano i prezzi odierni e, nonostante tutto, ancora oggi ne paghiamo le conseguenze. Attualmente, ad aggravare la situazione, dunque, ci sono gli inattesi rincari ma anche alcune restrizioni ancora in essere per tentare di arginare il virus». Fa notare Bertollo.
Albergatori, ristoratori e commercianti devono verificare che i clienti abbiano il “green pass” prima di farli entrare. «Questo ha sicuramente scoraggiato molte persone a uscire. Se uniamo questi aspetti alla paura di ammalarsi che ci è stata “inoculata” in questi due anni, il risultato è che moltissime attività hanno chiuso in attesa di tempi migliori». Come si sopravvive durante l’attesa? Spesso proprio con nuovi debiti sempre più difficili da estinguere.
Ma se la difficoltà nel far fronte all’indebitamento non dipende da colpa grave o dolo, la Legge 3, chiamata anche “Salva suicidi”. dà la possibilità al soggetto sovraindebitato di essere aiutato a ripartire e a produrre nuove risorse per sé stesso, la propria famiglia ma anche per la comunità.
Un punto importante, quest’ultimo, da sottolineare. Il riuscire a chiudere con il passato in modo legale e sostenibile è fondamentale proprio perché permette di rientrare nel circuito produttivo. Dà dunque la possibilità di tornare a essere risorsa per tutti, primo fra tutti lo Stato stesso.
«Al contrario di quello che dicono tanti finti professionisti – sottolinea Bertollo – lo strumento normativo non è mai stato utile come in questi periodi. Trovo assurdo che sia ancora così bistrattato. Sarebbe invece necessario fare di tutto per promuoverlo e divulgarne l’utilità».
Legge3.it., dal 2016 è al fianco di chi vuole ripartire pulito, lasciandosi i debiti alle spalle come un brutto ricordo lontano. «Pensiamo ancora che una delle peggiori offese possibili da fare sia quella di etichettare una persona con la frase “sei un fallito”. Dobbiamo crescere. Abbiamo tanta strada da fare ma noi di Legge3.it ce la stiamo mettendo tutta per cambiare questa mentalità».