Il Festival dei giovani del ’76 al Mama’s Club a Ravenna

Il Festival dei giovani del ’76 al Mama’s Club a Ravenna

Ravenna, 30 aprile. Sono andati in scena i ricordi al Mama’s Club a Borgo San Rocco a Ravenna. Con un pubblico di giovani degli anni ’70 si è parlato, insieme all’ex Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani e alcuni dirigenti del Partito comunista di allora, come Carlo Boattini e Lorenzo Sintini, del Festival dei giovani di Ravenna e di quell’ultima settimana di luglio del 1976. Ha presentato, con molta professionalità Riccardo Zoffoli, anche lui giovane di allora.

Anche attraverso i racconti e gli aneddoti di alcune persone del pubblico si è riportato alla luce un Mondo lontano: i grandi raduni giovanili, gli ideali politici, la musica, ma anche gli scontri con la polizia, preludio di un 1977 che fu tragico, per la violenza e per il numero di morti.

Per quei 7 giorni è stato allestito un campeggio per migliaia di persone praticamente a costo zero, grazie anche all’oculatezza dei dirigenti politici di allora, e sono stati offerti servizi, in verità molto spartani, a costi contenutissimi.

Non sono mancati gli “espropri proletari”, con gli organizzatori al seguito, comunque, a saldare il conto, chissà se la stessa cosa è successa in altre città italiane.

Durante i vari giorni si sono esibiti, in maniera abbastanza gratuita, molti cantanti e gruppi musicali come Lucio Dalla, Banco del Mutuo soccorso, Eugenio Finardi, Alberto Camerini, Banco, e tanti altri, doveva andare anche Joan Baez, ma non si è vista, nonostante, si dice, un telegramma di Berlinguer.

Ci sono stati degli scontri in città, con il ferimento di due giovani da parte di un poliziotto, comunque sul luogo dell’evento il servizio d’ordine ha funzionato, forte di moltissimi volontari.

L’evento ha rappresentato una novità, in quanto per la prima volta si è passati dalla dimensione locale a quella nazionale, con momenti di dibattito e di confronto tra i tubi Innocenti della “Zona ombra”.

Chi ha potuto partecipare ha ricordato quei momenti con grande commozione, chi non c’era per ragioni anagrafiche non ha potuto che ammirare la grande tensione ideale e morale dei giovani di quei tempi.

Alessandro Ranieri

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