Calcio, accolto il ricorso della Lega Serie A contro la Figc in merito all’indice di liquidità.
Il Collegio di Garanzia ha approvato, seppur parzialmente, la richiesta della Serie A di non rendere l’indice di liquidità un parametro per l’iscrizione al prossimo campionato.
La norma, votata in via definitiva lo scorso 26 aprile, prevedeva infatti di tenere in considerazione i conti delle società al 31 marzo 2022. Per cui è stato giudicato che queste avessero effetto retroattivo.
Tra i principali sostenitori di questa “mossa” da parte della Seria c’era Claudio Lotito: il presidente della SS Lazio era infatti contro questa misura secondo cui l’indice di liquidità potesse influire nell’iscrizione ai campionati di calcio.
“La Lega Serie A prende atto con soddisfazione del pronunciamento odierno del Collegio di Garanzia del CONI in merito al manuale delle licenze nazionali 2022/2023 approvato dalla FIGC e contenente, tra l’altro, l’introduzione dell’indice di liquidità come requisito di ammissione al campionato”, ha commentato la Lega in una nota.
“Il dispositivo, comunicato dal massimo organo della giustizia sportiva, conferma la fondatezza delle obiezioni espresse a più riprese dalla Lega in merito ad una misura inopportuna non certo nel merito, ma nei modi e nelle tempistiche, soprattutto per gli effetti retroattivi sulla gestione in corso”.
“L’auspicio è che da oggi si possa riprendere a lavorare tutti insieme per perseguire concretamente e in tempi rapidi quelle riforme che tutti, a cominciare dalla Lega Serie A, ritengono non più procrastinabili. Riforme che, per l’appunto, devono essere improntate sul dialogo e sulla sostenibilità diretta al rafforzamento della competitività del movimento calcistico italiano in sede nazionale e internazionale”, conclude la Lega Serie A.