Stadio Flaminio, Alessandro Cochi “ il Comune attende le decisioni da Lotito”
Dalle celebrazioni per i 100 anni di Maestrelli festeggiati in Campidoglio con la presenza del Presidente Lotito e dell’Assessore al Turismo On. Onorato si è riaperto il discorso relativo sulla possibilità che la SS Lazio possa costruire lì la propria casa.
Questa mattina è intervenuto ai microfoni di Radiosei Alessandro Cochi Membro Giunta nazionale: Associazioni Sportive Sociali Italiane e responsabile Sport Fdi della Federazione di Roma per commentare gli ultimi sviluppi. Queste le parole “I nuovi rilievi circa la tematica stadio Flaminio riguardano l’ultimatum dell’Assessore Onorato e quanto emerso dalla Commissione di ieri, ossia un progetto ben definito che darebbe il via alla capienza di 40mila posti. La Lazio non ha dato seguito per il momento alla richiesta di informazioni di fine agosto. E’ la proprietà che deve presentare un progetto che vada al vaglio in Conferenza dei Servizi. Sarebbe importante sfruttare anche il clima positivo che riguarda il progetto Roma-Pietralata”.
Emerge chiaramente un’intenzione chiara della SS Lazio di voler intraprendere questo percorso ma è necessario che Lotito conferisca incarico a professionisti del settore per tutti i passaggi burocratici e tecnici per giungere ad ultimare il progetto.
Sempre in merito alle varie possibilità di sfruttamento dell’area Stadio Flaminio Cochi ha precisato “In commissione Sport si è riscoperto uno studio di fattibilità fermo da anni a Risorse per Roma che da tempo indico di andare a vedere per chi voglia davvero studiare e presentare qualcosa di concreto. La dirigente amministrativa del Dipartimento Sport (e lei già ex Urbanistica nella passata consiliatura) ha negato che Cassa Depositi e Prestiti con ICS abbia un progetto concreto attualmente sull’area. Si tratterebbe di una ipotesi progettuale con tanto di brochure ma non un vero e proprio progetto di fattibilità, cosa ovviamente diversa. Rimane il famoso studio delle Università con le Fondazioni e la supervisione dei Nervi, ma anche questa cosa un po’ vecchia”.