Libri, recensione”Male amoris. Un mistero alla Sacra di San Michele”
Recensione a cura della giornalista pubblicista e blogger Ilaria Solazzo.
“Male amoris. Un mistero alla Sacra di San Michele” è il libro scritto da Sheyla Bobba edito dalla SBS edizioni. La storia narra del ritrovamento nei boschi di una ragazza, il 18 maggio. La sua sparizione risaliva al 16 febbraio. La sua memoria è confusa, il corpo è tumefatto ma allo stesso tempo pulito e profumato, e non è tutto: è incinta. Il ritrovamento attira l’attenzione dei media, mobilita la squadra della sezione speciale di Torino e scaraventa la famiglia in un abisso di angoscia e paura. Le indagini si concentrano sui sospetti sbagliati, fino a quando la stessa protagonista inizia a ricordare. Ma la vicenda giudiziaria raccontata è solo strumentale, al servizio di quella psicologica. Sheyla Bobba usa la narrazione giornalistica per seguire il filo dei pensieri e delle azioni, che porta non solo alla scoperta di un colpevole, ma anche a quella di un comportamento coraggioso che sorprende, spaventa e soprattutto insegna. Perché non è detto che dal dolore si debba solo imparare a soffrire.
Un romanzo intenso e ricco di simboli che guidano il recupero di una giovane donna e le danno la consapevolezza che cercava, in un dialogo intimo, privato, col suo ventre, come per un miracolo che a noi non è dato scorgere mentre leggiamo, ma che comprenderemo solo dopo.
Un elenco di cose da non dimenticare, la possibilità di ritagliarsi uno spazio del tutto personale, un angolo di fuga da e in un microcosmo piccolo, immagini, condivisione, sogno, paura e morte.
Per la verità non tutto è come sembra.
Lo stile è quello inconfondibile della Bobba che con prosa agile e disincantata narra fatti spiacevoli, ma toccanti: ricorda un po’ Faletti o Carrisi e i thriller di ampio respiro, che si possono svolgere in qualunque luogo. Il male che gli uomini fanno sopravvive loro, il bene è spesso sepolto con le loro spoglie.
L’autrice ci regala l’occasione di riscoprire la sottile magia di un libro di genere giallo, tascabile di 173 pagine, attraverso la sua capacità femminile di plasmare il futuro. L’arte di Sheyla Bobba sta anche nel saper raccontare una storia che può appartenere alle persone comuni, come noi. Questo libro non manca di sorprendere e incantare il lettore in vari capitoli, con una storia che tanti ameranno leggere. La Bobba è una romanziera tutta da scoprire! La sua prosa è notevole, intrisa di poesia e della malia degna di antichi cantastorie. A volte è facile smarrire la strada e farsi domande sbagliate che non dissipano la nebbia che ci si para davanti. Allora, bisogna guardare oltre e scorgere il raggio di sole che filtra dalle nuvole. La scrittrice Bobba è lì per indicare la strada grazie al potere mai sopito dei libri. Consigliato per chi è in cerca di una storia forte, coinvolgente che non faccia sconti a nessuno. Un racconto in cui la divisione tra vittime e carnefici non è netto. Arriverete prestissimo alla fine perché il ritmo è incalzante e alla fine troverete (e proverete) sollievo e tristezza.