Apericena aziendale, l’unione tra cibo e lavoro: dalla scelta della location alle proposte culinarie
Fare team building è cosa buona e giusta a lavoro. Ma non è sempre l’ufficio il luogo ideale per rinsaldare i rapporti tra i colleghi, conoscersi meglio e lavorare insieme ai progetti aziendali. Una delle tendenze del momento, che ha ottimi risultati sul rafforzamento del rapporto lavorativo, è quella dell’apericena aziendale. Un momento che unisce svago e buon cibo/beverage al lavoro. A volte gli apericena vengono organizzati anche per raccolte fondi con scopo sanitario, il che avvalora la qualità di questa soluzione in ogni campo, specialmente quello lavorativo. Qualora vogliate organizzarne uno, siete nel posto giusto. Oggi, infatti, andremo ad approfondire alcune informazioni relative alla scelta della location e alle proposte culinarie da selezionare in occasione di un apericena di lavoro.
Apericena di lavoro: idee e consigli per l’organizzazione
Tra i vantaggi dell’apericena, rispetto ad una tradizionale cena, ci sono la maggiore informalità dell’evento e la possibilità di non rincasare troppo tardi, specialmente qualora il giorno successivo si debba lavorare nuovamente. Ma gli aspetti organizzativi sono da curare nei minimi dettagli, affinché l’evento sortisca gli effetti desiderati. Partiamo, quindi, dalla scelta della location: quella perfetta sarà quella con sufficiente spazio per contenere tutti gli invitati all’apericena, che ospiti un tavolo con buffet, che sia fornita di un angolo bar e, perché no, di musica. Qualora gli invitati siano molti, un accorgimento ideale potrebbe essere quello di organizzare tanti piccoli punti di appoggio al posto di un tavolo singolo, anche per evitare l’iniziale e possibile imbarazzo tra colleghi che non si conoscono e file per riempire i propri piatti.
Per quanto riguarda cosa mangiare e cosa bere, poi, bisogna dapprima capire di che tipo di aperitivo si stia parlando. Solitamente ne esistono tre: l’aperitivo leggero, con una bicchierata simbolica e con alcuni tipi di finger food a disposizione degli invitati. L’aperitivo di fine lavori, che rappresenta uno step leggermente più impegnativo rispetto alla prima tipologia, con un momento di relax strutturato, presenza di cibi più complessi e con più portate, ma sempre molto poco impegnativo. Infine, l’aperitivo rinforzato, dove si arriva quasi a mangiare come se si fosse a cena, per quanto non si tratti di una vera e propria tavolata. Ma sul food and beverage peserà anche la location scelta. Se parliamo di luoghi che fanno della cucina regionale il loro mantra, allora si potranno trovare, oltre a taglieri di salumi e formaggi, anche fritti di vario genere, specialmente gourmet, o piatti più ricercati, come quelli a base di pesce (specie tartare o polpo e patate) e finger food vari. A seguire. vi sono anche location che mettono a disposizione veri e propri buffet, con taglieri vari, specialità casearie (burrate, mozzarelle, stracciatelle ecc..), fritti di ogni genere, chips, parmigiane, bruschette e altri piccoli piatti tipici in versione mignon.
Infine, c’è chi si concentra su focacce e panini di ogni genere, riempiti di salumi, formaggi, carne, pesce o alimenti vegani.
Passando al beverage, solitamente si va da calici di vino e spumante a cocktail tipici da aperitivo. In questo senso regna lo spritz, di cui sta spopolando anche la versione calda. Ma occhio anche a chi non può assumere alcol, mettendo a disposizione bevande analcoliche e fruttate. Tra le soluzioni più gettonate dagli italiani, vi è senza dubbio l’abbinamento drink o calice di vino e tagliere. Nel caso in cui il budget a disposizione non fosse eccessivamente alto e si optasse per la soluzione fai da te in ufficio, si potrebbe comunque ricorrere all’acquisto di formaggi e affettati di qualità presso alcuni supermercati, come nel caso dei salami in offerta su Bennet. In questo modo si potranno realizzare dei fantastici taglieri a basso costo da gustare insieme ai drink preferiti dai colleghi.
Benefici dell’apericena aziendale
Come detto, il team building è fondamentale nell’ambito dell’ambiente lavorativo, in quanto esso permette di stimolare la creatività dei dipendenti, far emergere la leadership, aumentare la fiducia reciproca e sviluppare empatia e capacità di ascolto. Tutte cose che permettono di avvicinare tra loro i membri del personale, anche se appartenenti a ruoli e gerarchie diversi. Per ottenere i risultati migliori, la sessione di team building dovrebbe essere organizzata fuori dal proprio ufficio, durante un momento di pausa dal momento lavorativo, in contesti informali come, per l’appunto, un apericena. Questo potrà essere diviso in alcuni momenti prestabiliti, durante i quali svolgere determinate attività.
Nella prima parte, ad esempio, i partecipanti inizieranno a prendere confidenza tra loro, magari presentandosi agli altri invitati e chiedendo lumi su come si svolgerà l’evento. Quindi, si passerà all’esposizione del tema principale della serata, che sarà il momento più formale e lavorativo dell’apericena. Solitamente si parla di dati riguardanti la propria attività, dando spazio alla presentazione di progetti e similari. A parlare saranno un po’ tutti gli invitati, a partire dallo speaker che illustrerà tutto il necessario, fino ad arrivare agli altri partecipanti tramite una sessione di domande e risposte sul tema. Infine, verrà lasciata piena libertà agli ospiti di parlare tra di loro sia del leitmotiv della serata, sia di altre questioni, approfondendo e rafforzando la propria rete di conoscenze. il vantaggio di questi eventi è che ruoli e gradi aziendali si azzerano per qualche ora, permettendo alle persone di esprimersi liberamente e confrontarsi anche e soprattutto su questioni lavorative, esprimendo la propria reale opinione. Ben vengano, dunque, gli apericena aziendali.