Libro, “Storia di un amicizia”.
Recensione a cura della giornalista pubblicista Ilaria Solazzo.
L’autrice di “Storia di un’amicizia”, Rossella Calvi, per narrare questa vicenda, ci porta in Congo ai giorni nostri.
La storia inizia una piovosa e umida notte di marzo in un piccolo e povero villaggio vicino Bukavu. Mentre tutti dormono, improvvisamente giungono degli uomini armati di fucile che rapiscono dei bambini. Molti dei piccoli piangono, altri sono ammutoliti dallo spavento. I sequestrati vengono portati in un campo di addestramento. Tra loro ci sono Akili e Bisimwa rispettivamente di 7 e 8 anni, amici per la pelle, che cercano di sopravvivere grazie al sostegno reciproco. I bimbi sono portati nelle miniere di coltan, un misto di columbite e tantalite, essenziale per i congegni elettronici ma con elementi radioattivi. Qui sono costretti a entrare in cave a cielo aperto, sotto la pioggia e a scavare con le mani. Attorno a loro tante persone che soffrono. I due “ragazzini” lavorano di continuo, anche al buio, con le gambe nell’acqua fino al ginocchio. Mentre i due ipotizzano come fuggire, passano degli anni. Akili purtroppo muore a causa del contatto con le sostanze radioattive. La sua morte suscita molto dolore nel suo amico Bisimwa, anche perché per lui era come un fratello, mentre per chi li ha rapiti non era altro che un numero. Alla fine, Bisimwa riesce a fuggire: attraversa un fiume, colline e pianure e giunge dalle sue sorelle che lo riconoscono e gli prestano soccorso. Di lì a poco conosce un volontario italiano di una Onlus molto attiva in Congo al quale racconta la sua esperienza e che lo invita in Italia per portare la sua testimonianza. L’uomo racconta dell’industria dei congegni elettronici – fra cui i cellulari – spiegando che è un settore che deve ancora darsi delle regole attraverso accordi internazionali e codici da rispettare. Questo libro – dal costo di 8 euro – tratta, in poche pagine, tematiche importanti per l’umanità : il valore dell’amicizia, l’egoismo delle nazioni ricche a discapito di quelle povere e gli aiuti umanitari che possono rappresentare davvero il ‘cambiamento’.
La scrittrice – con parole semplici – arriva dritta al cuore. Grazie anche alle illustrazioni di Julitos Koba, la copertina assume un valore ancora più prestigioso. Bertoni editore junior ha messo, ancora una volta, una palla in rete, dando l’opportunità a noi tutti di leggere un testo che analizza il prezzo che si paga per il nostro modo di stare al passo coi tempi. Lo consiglio vivamente a tutti