L’Amor che move…Regia Angelita Puliafito
Dante è d’ispirazione per l’ambientazione metafisica del dramma “L’Amor che move”, in scena Domenica 23 aprile, ore 16, presso il rinnovato e moderno Auditorium San Pio X (ANGELO BRIZI) a Piazza della Balduina, 67.
Lo spettacolo è voluto e prodotto da LibeRinArte, scritto a 4 mani da Simonetta Fioranti e da Angelita Puliafito che ne cura anche e sapientemente la regia, portando la passione della Sicilia, sua calda terra d’origine, sulle sacre tavole del palco. In scena e nel team un gruppo oramai affiatato e consolidato composto da Gianluca Cecconello, Valeria Mafera, Paolo Andreotti, Gianluca Boccuni, Manfredi Gelmetti e Alessandra Vagnoli (voci off). La Scenografia multimediale è ad opera di Lorenzo Valle, Luci e fonia di Enrico Marcacci, mentre le foto sono di Stefano Ciccarelli.
Sinossi
«L’oscurità… moglie, sorella, amante e prostituta di ogni uomo… in ogni tempo… in ogni luogo… Maledirla non ha senso e non potrebbe averne… è la goccia di sangue presente in ognuno di noi… è il taglio dell’anima che ogni uomo porta in sé…
Siamo qui… ora… in questa oscurità che prende l’anima… la avvolge per coccolarla e frantumarla, per amarla e devastarla, per farvi casa, nascondiglio, perché l’una non potrà esserci senza l’altra».
Lo spettacolo “L’Amor che move…”, regia di Angelita Puliafito, è un viaggio metafisico nelle atmosfere dantesche colto da una prospettiva che interpella ognuno di noi nel profondo; un viaggio introspettivo che accompagnerà gli spettatori nell’analisi delle risposte individuali alle domande su se stessi e su quanto li circonda. L’accento verrà posto sulla responsabilità dell’uomo nella scelta del proprio destino, in un mondo intera- mente pensato da Dio, sì, ma dove Questi lascia all’uomo il decidere chi davvero vuole essere. Esistere non è altro che “poter scegliere”.
Dante, la sua opera, sono attuali perché è fuori dal tempo, fuori da quello che sono i costumi degli uomini in un dato momento storico: al Poeta interessa l’essenza dell’uomo, che è sempre la stessa, non muta; ed è questa la ragione per cui anche l’uomo d’oggi vi può trovare risposta alle grandi domande della vita. Ci porta sul cammino che ci conduce alla conoscenza di noi stessi, senza la quale non vi può essere vera felicità. Egli stesso dice che lo scopo per cui ha scritto il suo poema è quello di “togliere i viventi in questa vita dallo stato di miseria e condurli allo stato della felicità”.
Oggi come ieri l’umanità si trova ancora a chiedersi quale scelta farà per il futuro individuale e collettivo: è la riflessione che lo spettacolo suggerisce.
In scena : Gianluca Cecconello
Valeria Mafera
Paolo Andreotti
Gianluca Boccuni
Manfredi Gelmetti e Alessandra Vagnoli ( voci off)
Scenografia multimediale Lorenzo Valle
Luci e fonia Enrico Marcacci
Foto Stefano Ciccarelli
Domenica 23 aprile ore 16
Costo biglietto 10 euro
Auditorium San Pio X (ANGELO BRIZI)
Piazza della Balduina, 67
Produzione LibeRinArte
Info e prenotazioni: liberinarte@gmail.com
3387362933