“Albino” di Monica Carpanese emoziona a “IncontrArti” a Roma
Il Nuovo Cinema Aquila di Via dell’Aquila a Roma è stato trasformato in un palcoscenico magico per accogliere la seconda edizione di “IncontrArti”, un’incantevole parentesi all’interno del RIFF Film Festival.
La serata, divisa in due parti, è iniziato alle 18:30 con una sezione promozionale, durante la quale sono stati proiettati sei cortometraggi selezionati con cura.
“Albino” di Monica Carpanese era uno di questi ed è sicuramente riuscito ad emergere come gioiello della serata.
Il cortometraggio di Monica Carpanese, già attrice e sceneggiatrice, si è distinto per la sua profonda riflessione sul conflitto bellico. La trama si snoda attraverso le lettere d’amore di Albino alla sua amata Gigetta e ai suoi tre figli, rivelando le angosce di un uomo lontano dal suo focolare, intrappolato in una guerra che non gli apparteneva e dimenticato da una patria che lo ha abbandonato.
La regista stessa ha enfatizzato la sua scelta di concentrarsi sulle emozioni di Albino:
“Ho voluto dare importanza a quello che Albino provava per la sua famiglia piuttosto che a quello che poi è successo. Albino e Gigetta dopo l’armistizio si sono imbarcati effettivamente, però hanno fatto trovare indietro la barca e sono morti, ma loro erano già salvi, erano già partiti per andare. E questo mi ha dato ispirazione.”
Le parole di Carpanese non sono solo un commento sul suo lavoro, ma una dichiarazione di intenti, un invito a esplorare storie spesso dimenticate di uomini abbandonati dallo Stato. La regista ha annunciato la sua intenzione di scrivere una sceneggiatura che esplori le vicende degli italiani esuli forzati all’estero, in particolare nei Balcani, come un tributo a quegli uomini che, con il loro sacrificio, hanno contribuito a plasmare il nostro presente.
“IncontrArti” si è rivelato così non solo come una vetrina per gli artisti emergenti sostenuti dalla R.A.S.I., ma anche come un’occasione straordinaria per esaltare la visione e la sensibilità di Monica Carpanese. “Albino” ha incantato il pubblico, dimostrando il potere dell’arte nel narrare storie che vanno oltre le parole, alimentando la cultura e la consapevolezza in modo indimenticabile.