Remo Anzovino in concerto il 23 maggio alla Casa dell’Architettura
Una capacità evocativa che riesce a raccontare in musica le immagini e le visioni generate dall’arte e dall’architettura, intrecciando le corde delle emozioni in un linguaggio fruibile e comprensibile per un pubblico sempre più vasto. Sono alcuni dei tratti distintivi dei «viaggi» musicali di Remo Anzovino, compositore e pianista definito per le sue collaborazioni cinematografiche «il musicista dell’arte».
Il Maestro si esibirà dal vivo alla Casa dell’Architettura (piazza Manfredo Fanti, 47), nella suggestiva cornice del complesso monumentale dell’Acquario Romano, il prossimo 23 maggio (ore 21), con un concerto per piano solo che sarà la prima tappa del suo tour estivo.
Il grande appuntamento, in cui si celebreranno i 20 anni di carriera di Anzovino, si svolgerà in occasione della VII edizione della Giornata della Legalità – a chiusura del programma che l’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia organizza con cadenza annuale per la ricorrenza della strage di Capaci (leggi l’articolo di presentazione della giornata: LINK) -, lanciando attraverso la bellezza – della musica, dell’arte, dell’architettura – un messaggio contro ogni forma di illegalità.
L’ingresso al concerto è libero e gratuito, previa registrazione e prenotazione del posto al seguente LINK
Con oltre 30 milioni di streaming in 180 paesi nel mondo e 21 album pubblicati, il Maestro Anzovino ha composto le musiche dei più importanti film realizzati per la serie «La Grande Arte al Cinema» (Vincent Van Gogh, Frida Kahlo, Picasso, Monet, Gauguin, Pompei, il Museo Egizio), vincendo nel 2019 il Nastro D’Argento – Menzione speciale «Musica dell’Arte» per le colonne sonore originali, in grado di rendere «più intensa la narrazione aggiungendo emozione alle emozioni che l’Arte riesce ad esprimere al grande pubblico attraverso il successo degli eventi speciali di cui è protagonista» -, riconoscimento che quest’anno è stato attribuito come miglior film d’arte a «Borromini e Bernini. Sfida alla perfezione» di cui Anzovino è autore della colonna sonora originale. Il compositore e pianista – nato a Pordenone, nel 1976, da genitori napoletani – è da sempre sensibile alle tematiche sociali e umanitarie, nel 2023 ha tenuto un concerto nel carcere di Poggioreale, ha firmato le musiche del documentario «Respiro di Inverno», realizzato dalla Croce Rossa Italiana per il primo anno della guerra in Ucraina, ed è stato scelto come unico musicista per un concerto tenuto al Teatro Opera Carlo Felice di Genova, in memoria delle vittime del ponte Morandi, nel quinto anniversario del crollo. Il suo ultimo album è «Don’t Forget to Fly», pubblicato nel maggio 2023 per la casa discografica Believe.
Il concerto per piano solo che si svolgerà alla Casa dell’Architettura, nella sala centrale dell’Acquario Romano, ripercorrerà la carriera del compositore con i suoi grandi successi, sarà presentato da Marco Maria Sambo, segretario OAR e direttore di AR Magazine, coordinamento a cura di Emanuela Petrone. «L’esibizione del Maestro Anzovino si svolgerà a chiusura di un importante convegno organizzato dall’Ordine per la Giornata della Legalità – spiega Sambo – proprio per dare un segnale di come la poetica della musica e dell’arte possano essere da esempio: dove c’è tanta bellezza non può esserci illegalità. È questo il filo conduttore che intendiamo mettere in luce con un grande concerto gratuito per tutti».
La capacità di Anzovino di raccontare e comunicare, attraverso la composizione musicale, emozioni e significati non solo dell’arte ma anche dell’architettura è stata resa esplicita dalla colonna sonora composta dal Maestro per il docufilm «Borromini e Bernini. Sfida alla perfezione» – diretto da Giovanni Troilo, con gli attori Jacopo Olmo Antinori (Borromini), Pierangelo Menci (Bernini), sceneggiatura di Luca Lancise, prodotto da Francesco Zippel e Federica Paniccia – andato in onda su Sky e proiettato alla Casa dell’Architettura di Roma il 16 dicembre 2023, in un sala centrale dell’Acquario Romano gremita. «Parlare di Borromini – ha scritto Marco Maria Sambo in un articolo su AR Web pubblicato lo scorso gennaio (LINK) – vuol dire descrivere la poetica architettonica per antonomasia; una poesia barocca fatta di dinamiche spiraliformi e morfologie organiche: è una sorta di musica dell’arte e dell’architettura e, anche per questo motivo, Remo Anzovino ha centrato perfettamente, con la sua colonna sonora, l’essenziale anima borrominiana conferendo ulteriore grandezza a questa opera filmica di Troilo, come nella storia è sempre avvenuto con grandi maestri come Rota, Morricone, Williams, Zimmer e tanti altri che sono riusciti a dare sostanza a scene e piani sequenza già meravigliosi in sé, regalando profondità attraverso le note, superando il tempo e lo spazio».