“VACANZE DI GUERRA” di Ignasi García Barba
DAL 24 AL 26 GENNAIO – Altrove Teatro Studio – Via Giorgio Scalia, 53 Roma
Va in scena dal 24 al 26 gennaio, all’Altrove Teatro Studio, VACANZE DI GUERRA, spettacolo di Ignasi Garcìa Barba con Valentina Martino Ghiglia diretta da Ferdinando Ceriani.
Berta è una guida turistica di un’insolita agenzia di viaggi che organizza visite turistiche nei paesi in guerra. Il testo di Ignasi Garcìa Barba, tra i più quotati autori spagnoli viventi, è spiazzante, esilarante e tragico al tempo stesso in cui i turisti/spettatori e la guida Berta interagiscono continuamente. L’offerta della giornata prevede una visita a un campo di rifugiati con pranzo al sacco e la possibilità di collocare con le proprie mani una bomba antiuomo. In un clima da tragicommedia in cui la risata si fa amara, si racconta di una madre di famiglia, moglie di un nullafacente, che ha dovuto accettare questo lavoro pur di dare un futuro ai suoi due figli. Mario Rigoni Stern scriveva nel Sergente nella neve: “Vi era un bel sole: tutto era chiaro e trasparente, solo nel cuore degli uomini era buio.” Berta porterà i suoi spettatori/turisti a scandagliare questo buio per capire fin dove può spingersi la crudeltà dell’uomo.
In un clima sempre più surreale, scopriremo alla fine che Berta e i suoi turisti sono stati convocati lì in attesa dell’arrivo di un cecchino, pagato dall’agenzia, che dovrà uccidere il primo civile che gli passerà sotto tiro. Una guerra che si fa spettacolo e per questo chiama a sé nuove platee. D’altronde il turismo di guerra non è una novità. Mark Twain nel 1856 guidava i più coraggiosi tra le rovine di Sebastopoli, simbolo della guerra di Crimea. La statunitense War Zone Tour per quarantamila dollari organizzava viaggi a Baghdad durante la seconda Guerra del Golfo. Ma Vacanze di guerra non vuole essere solo un atto di accusa nei confronti di una società ormai sazia di tutto che cerca nel fascino della catastrofe emozioni perdute. È qualcosa di più: in un clima da tragicommedia in cui la risata si fa amara, ci racconta la storia di una donna, Berta, madre di famiglia, ex impiegata di una casa editrice, disposta a sopportare tutto, le bombe, la morbosità dei turisti, il sudiciume che la circonda, pur di dare un futuro ai suoi due figli. Ma può veramente sopportare tutto? Vacanze di guerra, senza rinunciare all’ironia e giocando con il paradosso, mette a nudo i lati più morbosi e indecenti della nostra società contemporanea che trasforma in merce anche il dolore umano.