BATTI e RIBATTI

BATTI e RIBATTI

DOMENICA 16 FEBBRAIO ORE 19 AUDITORIUM MONS. GRASSI-MARINO (RM)

Va in scena in anteprima all’Auditorium Mons. Grassi di Marino (RM), domenica 16 febbraio, BATTI E RIBATTI, spettacolo nato da un’idea di Flavia Di Domenico e Marina Vitolo, scritto e diretto da Rita Gianini.

In scena un folto gruppo di attrici, del neo-nato collettivo FOTO51, che ha l’obiettivo di sensibilizzare e far riflettere sulle tematiche legate al “femminile” e a cosa voglia significare essere donna oggi. Un collettivo aperto a personalità che intendono contribuire a realizzare spettacoli, progetti, iniziative culturali con il fine di sensibilizzare il pubblico, soprattutto giovanile, su temi come la dignità, la parità di genere, i diritti civili. Il tutto con leggerezza, ironia e passione.

Quattro amiche di mezza età accomunate dallo stesso destino lavorativo, vivono in un appartamento in affitto sbarcando il lunario con piccoli lavoretti precari, costrette dalla padrona di casa, a lasciare l’appartamento, decidono di rivendicare socialmente un riconoscimento statale del proprio lavoro pur non avendo mai versato contributi. Con l’aiuto della figlia di una di loro, di una giovane amica e di un alto funzionario dello stato, non riusciranno nell’intento, ma sveleranno la vera natura del loro vecchio lavoro.

Un divertente spaccato sociale sulla vita di donne che hanno scelto per vivere il mestiere più antico del mondo, la prostituzione! Un compromesso sociale moralmente condannato, ma non lontano da quelli che ogni donna affronta in un qualsiasi lavoro!

Lo scopo della commedia è ridare dignità e valore a donne che per necessità o scelta,  senza giudizio o pregiudizio, hanno scelto questo mestiere, un modo divertente ed ironico per mettere in discussione lo stigma della prostituzione.

Attraverso il linguaggio della comicità, le attrici vengono guidate in una pièce corale, l’una al servizio dell’altra, non rinunciando mai all’identità del personaggio. Battute e gag si alternano a momenti di reale concretezza, in una scena volutamente scarna che ne esalta la potenzialità drammaturgica: Nel pretesto dello svolgimento della storia ogni donna può riconoscere una parte di se stessa. La scelta delle musiche, non casuale, sottolinea la regia, a volte surreale, dell’intera messa in scena.

Redazione

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