Alla scoperta della Cappella Balbi a Savona

Savona, 2 marzo. La Cappella Balbi a Savona è un piccolo scrigno di opere d’arte inglobato in un palazzo edificato negli anni ’30 nel quartiere Villapiana.
Originariamente faceva parte di Villa Balbi, che era una dimora cinquecentesca di proprietà dei Beccalla, una famiglia nobile savonese, successivamente la villa è passata ai Balbi, altra famiglia nobile genovese.
Negli anni ’30 la villa fu abbattuta per far posto a edifici di abitazione e per l’edificazione del quartiere Villapiana, ma fortunatamente la cappella fu salvata e praticamente il palazzo fu costruito intorno.
Destinata agli usi più svariati nel corso dei decenni, da ambulatorio a deposito, a bottega, i suoi pavimenti e alcuni affreschi della stanza adiacente, un tempo adibita a camera da letto, furono ricoperti e poi pazientemente riportati alla luce in varie riprese a partire dagli anni ‘80.
Di proprietà della Croce Bianca savonese, in questo fine settimana è stata riaperta e, a dispetto delle sue ridotte dimensioni, ha ricevuto molte visite da parte di cittadini savonesi, alcuni dei quali non sapevano nemmeno esistesse.
Sulle pareti e sulle volte sono presenti, in ottimo stato, affreschi attribuiti a Agostino Ratti, pittore settecentesco savonese, raffiguranti scene dell’Annunciazione e della Natività, nonché i genitori di Maria, e alcuni putti con fiori e altri particolari minuziosamente riprodotti.
Meno conservata è la stanza attigua, dove pure si stanno riscoprendo degli affreschi, ed è ancora presente la grata attraverso cui si poteva ammirare l’interno, quando ancora esisteva Villa Balbi.
Il monumento appare ben conservato, ma è evidente che i lavori di recupero sono ancora in corso, per questo è stata lanciata una petizione sul sito del Fondo Ambiente Italiano per farla entrare nell’elenco del “Luoghi del cuore”.
Per preservare questa testimonianza della nostra arte e cultura, è possibile votare la petizione sul sito del FAI: https://fondoambiente.it/luoghi/cappella-balbi-via-torino?ldc