Intervista a Silvia Brindisi, cuore e occhi nelle parole

Silvia Brindisi è una voce brillante e originale del panorama letterario contemporaneo. Autrice poliedrica, capace di spaziare tra narrativa e poesia, si distingue per uno stile raffinato e intenso, in cui introspezione e immaginazione si intrecciano con forza e delicatezza. L’abbiamo intervistata.

Il titolo del tuo romanzo “Chi parla poco ha gli occhi che fanno rumore” è molto evocativo. Come è nata questa scelta e cosa rappresenta per te?

Ho voluto scegliere un titolo non banale né scontato ma che desse importanza alla comunicazione e, più nello specifico, a quella non verbale che spesso nella vita di ognuno viene molto sottovalutata. Invece è importante a volte anche di più di quella verbale.

La scrittura ha avuto un ruolo importante nel tuo percorso personale. C’è stato un momento in cui hai capito che raccontare storie sarebbe diventato qualcosa di essenziale per te?

Ho cominciato per caso con il primo libro di favole per bambini ” Amicizie magiche “, ma non pensavo di pubblicarlo. Dopo il traguardo raggiunto ho capito che era molto importante per me scrivere di emozioni e storie. Infatti poi, a distanza di alcuni mesi, ho scritto e pubblicato il mio secondo libro con enorme soddisfazione e felicità. 

Nei tuoi libri esplori diversi generi, dalla narrativa alle poesie fino alle favole per bambini. C’è un genere in cui ti senti più a tuo agio o ami sperimentare nuove forme espressive?

Mi piace sperimentare ogni genere, perché in modo diverso fa parte di me e mi piace non essere scontata per i lettori

Qual è il messaggio principale che speri di trasmettere ai tuoi lettori attraverso le tue opere?

Il messaggio che vorrei trasmettere è quello di non mollare mai, soprattutto nelle situazioni difficili e di credere sempre in se stessi, nelle proprie idee, sogni e capacità e non aver mai paura di osare. La vita è bella anche per quello!