Cultura, giusto insegnare educazione finanziaria fin da bambini.
a cura di Enrico Palombi
Continua ad aumentare il debito pubblico del nostro Paese, che a luglio 2021 tocca il record di 2.725 miliardi (fonte Bankitalia).
L’Italia è uno degli stati più indebitati al mondo, e di conseguenza paga un costo molto elevato sui prestiti che riceve, in particolare sui titoli di Stato (Bot, Btp,ecc.).
Tale costo pesa ovviamente sulle nostre spalle di cittadini.
Alcune stime parlano di oltre 100.000 euro di debito pubblico a famiglia.
Tralasciando le ragioni storiche, politiche ed economiche di questo dissesto,
e volendo costruire un futuro migliore,
oggi risulta fondamentale gettare le basi per una cultura economica e finanziaria,
partendo dalla scuola primaria.
Purtroppo nel Bel Paese la maggioranza delle persone non conosce appieno il significato di semplici concetti come ad esempio “inflazione” (indagine Ocse).
E’ ormai opinione largamente condivisa che un individuo che impara nozioni di base di finanza sin dalla scuola primaria, da adulto sarà in grado di affrontare con maggiore competenza la pianificazione della sua vita e i momenti cruciali come l’acquisto di una casa, la sottoscrizione di un mutuo, una spesa imprevista, un investimento in fondi.
Anche le famiglie devono giocare il loro ruolo.
Troppo spesso parlare di soldi ai figli è considerato un tabù.
E’ invece di vitale importanza trasmettere ai bambini concetti finanziari di base.
Per il bene del singolo e della collettività.