Giovedì 24 marzo inaugura la terza libreria romana del Gruppo nel cuore dell’elegante quartiere Trieste, LIBRACCIO apre in Via Chiana
LIBRACCIO triplica la sua presenza nella Capitale puntando ancora una volta sulle librerie di quartiere: dopo le aperture di via Nazionale e di via Appia Nuova, il verde LIBRACCIO arriva ora in zona Trieste. Qui, a due passi da Villa Ada, ha alzato le serrande un nuovo punto vendita e il 24 marzo a partire dalle 18 sarà l’occasione per festeggiare questa libreria che sboccia in città.
Ogni libreria che nasce porta con sé un impegno concreto nella diffusione della cultura.
Il nuovo negozio di via Chiana si presenta ai lettori con quattro vetrine e 160 mq di esposizione. L’assortimento è costituito da oltre 25.000 volumi nuovi, usati e d’occasione divisi tra narrativa, saggi, fumetti e libri per bambini. È presente un settore di modernariato con rarità ed edizioni fuori catalogo ricercatissime dai collezionisti.
Il punto vendita dedica un ampio spazio alla proposta di scolastica nuova e usata per gli studenti di tutte le età. La libreria accoglie inoltre articoli di cartoleria e cartotecnica.
Come in tutte le sedi della catena è attivo il servizio di ritiro dell’usato che viene valutato e pagato in contanti.
“Come Gruppo pensiamo che mantenere vive le nostre città e offrire riferimenti culturali alla comunità sia un compito essenziale che ci riguarda direttamente” – afferma Edoardo Scioscia, socio fondatore e amministratore del gruppo. “Le librerie, sono prima di tutto, uno spazio dove le persone si incontrano e si scambiano idee: stabilire rapporti diretti con i clienti, dare informazioni e consigli in uno spazio fortemente collegato al territorio è la strada che stiamo perseguendo e in cui crediamo.”
Una libreria che nasce è un seme che fiorisce e porta la cultura in città. LIBRACCIO, con i suoi 56 punti vendita, porta avanti un impegno concreto non solo per la diffusione della cultura, ma anche per un mondo più sostenibile. La vita di un libro non finisce mai, può essere letto da un numero infinito di persone senza smettere di raccontare la sua storia in un’ottica di circolarità e riciclo.