Bonus di 200 euro a luglio. Soldi anche a disoccupati e percettori di reddito di cittadinanza
Novità sul fronte del bonus di 200 euro una tantum per 28 milioni di lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati con reddito fino a 35mila euro lordi. Il bonus è esteso anche a disoccupati, stagionali, colf e percettori di reddito di cittadinanza, esclusi nella prima stesura del decreto. Tra le altre misure in campo contro il caro prezzi dovuto alle speculazioni scatenate dalla guerra in Ucraina, il bonus di 60 euro per l’abbonamento ai mezzi pubblici per studenti e lavoratori. E poi il superbonus riveduto e ampliato.
Dopo appena tre giorni, il decreto Aiuti approvato dal Cdm lo scorso lunedì (ma senza il voto dei 5 Stelle contrari all’inceneritore di Roma) torna sul tavolo del governo per “aggiustamenti tecnici”. Le risorse a disposizione restano i 14 miliardi stanziati, ma ieri il premier Mario Draghi e i ministri competenti hanno ritoccato e definito i dettagli tra queste proprio il superbonus 110% e il bonus di 200 euro. Vediamo dunque come funziona.
I soldi saranno erogati a luglio
La novità è che oltre ad essere erogato a tutti i lavoratori e ai pensionati, il bonus (bocciato da Confindustria) lo riceveranno anche i percettori del reddito di cittadinanza, i disoccupati che nel mese di giugno hanno avuto l’assegno di disoccupazione o la Naspi, i lavoratori stagionali e i collaboratori domestici. L’importante, per tutti, è che abbiano un reddito complessivo non superiore ai 35mila euro. La misura, va chiarito, è una tantum e verrà erogata in un’unica soluzione in busta paga con gli stipendi del mese di luglio o dall’Inps (o altri enti incaricati) con le pensioni. Per gli autonomi e i professionisti, il governo istituisce un fondo ad hoc presso il ministero del Lavoro. L’erogazione sarebbe sempre nel mese di luglio. Sarà un successivo decreto del ministero del Lavoro a definire le modalità.
È stato confermato anche il bonus di 60 euro per il 2022 per gli abbonamenti a bus, treni e metropolitana destinati a studenti e lavoratori sempre proposto dal ministro Orlando. Il limite per ottenerlo resta un reddito complessivo inferiore ai 35mila euro.