Intervista a Emanuela Di Marino autrice di “Ginevra e l’Anatra sul tetto”
Ilaria Solazzo, giornalista pubblicista e blogger, ha intervistato la scrittrice Emanuela Di Marino.
I mondi della scrittura sono vasti e multiformi, variegati forse più di un continente.Oggi nel nostro salotto virtuale ho un ospite davvero molto interessante…
Emanuela Di Marino, autrice di “Ginevra e l’Anatra sul tetto” Argentodorato Edizioni.
Ilaria – Da dove nasce la passione per la scrittura?
Emanuela Di Marino – Sin da bambina mi affascinavano le favole ed i racconti pieni di esseri fantastici ed ambientazioni bucoliche.
Mi ricordano un periodo molto bello della vita e le fiabe che mi raccontava mio nonno la domenica; ho portato avanti la tradizione familiare, inventando favole della buona notte per le mie bambine e con loro ho dato vita ad alcuni dei racconti che poi ho pubblicato.
Ilaria – Quanto tempo hai impiegato per realizzare il tuo libro? Raccontaci…
Emanuela Di Marino – Beh, “Ginevra e l’anatra sul tetto” nasce da un fatto realmente accaduto. Una grossa anatra muta del Sudamerica un giorno di dicembre dello scorso anno ha deciso di atterrare sul tetto della mia casa e vivere con noi per circa un mese. Da quel momento l’abbiamo considerata una di famiglia e ci siamo interrogati sulla sua provenienza, poi, ovviamente la fantasia ha fatto il resto ed in poco tempo, direi quasi spinta da un’ispirazione improvvisa, ho scritto la favola.
Ilaria – I tuoi personaggi come nascono? Quale tecnica utilizzi per delineare i tuoi personaggi?
Emanuela Di Marino – Ilaria, quando penso ad un personaggio in particolare, lo devo visualizzare e descrivere innanzi tutto fisicamente, poi riesco a dare un colore anche alla sua anima ed alla personalità. Quando parlo di bambini, il pensiero va subito alle mie figlie e la protagonista di questo racconto è proprio Ginevra, la più piccola. Nel libro ha qualche anno di più; l’ho immaginata, infatti, un pochino più grande perché il delinearsi dell’intreccio narrativo esigeva un personaggio di almeno 7/8 anni.
Ilaria – Riassumi in poche righe il senso del tuo libro.
Emanuela Di Marino – Ginevra e l’anatra sul tetto vuole esprimere il valore della famiglia, il senso di comunità, nonché l’importanza dell’aiuto reciproco; soprattutto, vuole far capire ai più piccoli che, con un po’ di coraggio e fantasia si possono superare ostacoli di ogni tipo. Questo libro è un inno all’amicizia, ma non solo tra le persone, anche tra una bambina ed un animale così insolito per lei, sottolineando come il concetto di comunicazione non sia basato solo sull’uso delle parole, ma soprattutto sul valore dei gesti e dell’empatia.
Ilaria – Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Emanuela Di Marino – Ginevra e l’anatra sul tetto è un testo che tocca parecchi argomenti e stimola la fantasia dei bambini nell’affrontare situazioni nuove e all’apparenza difficili; questo libro nelle scuole potrebbe anche servire da spunto per toccare argomenti di geografia, etologia e biologia.
Ilaria – Usando un solo aggettivo come si può definire il tuo progetto editoriale?
Emanuela Di Marino – Innovativo, senza dubbio.
Ilaria – Se tu potessi pranzare con il tuo scrittore preferito cosa gli domanderesti?
Emanuela Di Marino – La prima domanda che farei al mio scrittore preferito è se quando ha iniziato a scrivere il primo libro di una raccolta, già pensava a come poter legare insieme tutti i romanzi o l’intreccio si è delineato strada facendo?
Ilaria – Hai nuovi progetti? Stai scrivendo un nuovo romanzo? Puoi anticiparci qualcosa?
Emanuela Di Marino – Ilaria, ti ringrazio per questa tua ultima domanda. Nel mio cassetto ci sono sempre racconti che aspettano di venire fuori, soprattutto albi illustrati per bambini; ma posso anticiparti che sto pensando al mio primo vero e proprio romanzo.