La prima gettata sono i cadaveri
Foto: editorialedomani.it
Mentre la gente continua a morire ogni giorno, si pensa già alla ricostruzione.
La freddezza che stanno dimostrando i governanti di fronte al dramma di vittime innocenti è agghiacciante.
Senza mai compiere nessun atto concreto per far cessare il fuoco dall’inizio del conflitto, ora si riuniscono per parlare di “affari”.
Si è tenuta a Roma, il 26 Aprile, la Conferenza bilaterale sulla ricostruzione dell’Ucraina.
Presenti la premier Giorgia Meloni, i suoi vice Antonio Tajani e Matteo Salvini, i ministri Giancarlo Giorgetti e Adolfo Urso. In rappresentanza di Kiev, il primo ministro Denys Shmyhal e il titolare degli Esteri Dmytro Kuleba e anche mille aziende di entrambi i Paesi e associazioni di categoria.
“Parlare della ricostruzione dell’Ucraina significa scommettere sulla vittoria e la fine del conflitto, e sono sicura che il futuro dell’Ucraina sarà di pace, benessere e sempre più europeo“, le parole della premier.
Mentre Tajani dichiara: “Il meglio del sistema Italia nelle sue filiere di eccellenza è a disposizione dei nostri amici ucraini“.
Quei pochi che rimarranno…