Teatro, le “Sorellastre” di Ottavia Bianchi
SABATO 23 NOVEMBRE ORE 20 Altrove Teatro Studio – Via Giorgio Scalia, 53 Roma
Torna in scena a grande richiesta con una replica speciale il 23 novembre alle ore 20 all’Altrove Teatro Studio, LE SORELLASTRE spettacolo scritto da Ottavia Bianchi e diretto da Giorgio Latini, vincitore del Primo premio nella sezione “Opera teatrale inedita” di “Castrovillari città cultura”, Primo premio alla Drammaturgia Brillante Silvano Ambrogi,
Pubblicato dalla Casa Editrice MDS Editore con il Patrocinio dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”.
Le Sorellastre è una commedia dai risvolti drammatici che racconta la storia di quattro sorelle Emma, Emilia, Elvira e Ughetta che, lontane e in cattivi rapporti da molti anni, sono improvvisamente obbligate a passare insieme ventiquattro ore in occasione della veglia alla morte della vecchia madre. Infatti è in ballo un’inaspettata eredità che permetterà alle Sorellastre di rimettere a posto alcuni aspetti della loro esistenza. Tuttavia, c’è una condizione per riceverla: dovranno giocare a un gioco inventato dalla madre stessa, una sorta di gioco dell’oca con l’indicazione di cose da fare e cose da dire. L’obbligo è di dire la verità. L’eredità in palio diventa l’innesco di un vero e proprio gioco al massacro fatto di rappresaglie, antichi rancori e desideri di vendetta mai sopiti. Il ritmo è brillantissimo; i colpi di scena si susseguono in modo sorprendente fino a rendere esilaranti e paradossali tutte le enormi e comiche bugie su cui le Sorellastre hanno basato le loro esistenze.
“Il testo è stato in parte ispirato da una serie di interviste molto personali fatte alle attrici stesse della compagnia ma anche a persone di età ed estrazione culturale delle più disparate_ annota Ottavia Bianchi. “ Il risultato di queste intime conversazioni è stata una divertente conferma: la casa natale non è sempre un bel posto dove crescere e imparare le cose del mondo e di questo, per sopravvivere, si può ridere attraverso il meraviglioso genere della commedia. Per famiglia intendo non solo i vincoli di sangue che spesso non rendono giustizia al diritto di ognuno di noi all’amore e all’accoglienza. Famiglia è un qualsiasi gruppo di persone accomunate da un bisogno, un desiderio, un problema importante che le tenga legate. L’essere umano in sé è un animale che repelle e attrae allo stesso tempo proprio perché, nonostante secoli di evoluzione, non ha imparato ancora le regole del vivere. La società cambia, l’uomo no. Le pareti di una stanza chiusa, come chiuso e segreto può essere lo spazio intimo della famiglia, sono il ring ideale per smascherare, attraverso il riso, il mito dell’evoluzione umana.”