Spicchi d’autunno & pizza contemporanea: il nuovo menu di Slice of Capanno
Gastronomicamente parlando, l’autunno è stagione di colori caldi e sapori avvolgenti. Funghi, tartufi e altri prodotti del bosco sono i protagonisti assoluti, e ancora castagne, zucche, melograni, cachi. Ingredienti tenaci da gustare in piatti confortanti come zuppe fumanti e dolci speziati. Ma non solo, perchè l’autunno si può assaporare anche sulla pizza, in una proposta tutta nuova da gustare (quasi) inaspettatamente sul litorale romano.
Siamo a Ostia, da “Slice of Capanno“, la costola “fuori stagione” del celebre lido, che ha presentato pochi giorni fa il suo nuovo menu autunnale con la promessa (a nostro dire, più che mantenuta) di rincorrere il timido sole di novembre con piatti dal profumo di foglie secche e sapori avvolgenti.
Sotto la guida di David Boncompagni, la “fetta” del Capanno non è solo una pizzeria, ma una vera e propria esperienza enogastronomica (ma anche di mixology) che sa come incantare i palati.
Inaugurata il 16 settembre 2023, “Slice” è il frutto di un incontro di sinergie: l’entusiasmo di Cristiano Giacometti e Valerio Mazziotti si fonde con il genio creativo di Boncompagni, esperto pizzaiolo che ha messo a frutto la sua esperienza accanto a nomi illustri del settore. Non è un caso che, a distanza di un solo anno dall’apertura, “Slice” ha già conquistato due spicchi nella Guida Pizzerie d’Italia 2025 del Gambero Rosso.
“Volevamo creare un luogo in cui la qualità si fusione con un’atmosfera accogliente”, racconta Mazziotti. E ci stanno riuscendo, con un locale dal design minimalista che si affaccia sulla vista (quasi) mare con una grande vetrata su strada. “Slice” si propone come un angolo di comfort gastronomico, dove ogni piatto diventa un viaggio sensoriale. Per la proposta autunnale, David Boncompagni dirige una sinfonia di ingredienti freschi e stagionali, abbinando tecniche moderne a tradizioni culinarie tutte italiane. L’impasto, il suo “biglietto da visita”, è realizzato con farine di alta qualità del Molino Mariani e lievitato fino a 42 ore per garantirne leggerezza e digeribilità.
Dal menu, anche solo esteticamente molto divertente e originale, si fanno notare il Polpo Cacao e Amarena, un antipasto che gioca sull’incontro inaspettato tra mare e dolcezza, o la Tartare di Bosco, un vero treat per gli amanti della carne. Nell’offerta fritta spunta il Frylafel, una rivisitazione del classico falafel, e il Filetto alla Wellington, per chi non teme l’azzardo.
E le pizze? Qui il gioco si fa serio: le “Le Viste e Riviste” propongono i grandi classici della tradizione, mentre le “Presuntuosamente Speciali” sfidano ogni convenzione. Ho assaggiato la “Sapore d’Autunno”, un capolavoro con funghi arrosto, gel al lampone e liquore di santoreggia. Fresca e interessante anche la “Mare e Fiamme”, un viaggio tra mare e terra con il battuto di gamberi rossi. E poi un’altra chicca, il padellino di Calamari e Scarola, omaggio allo Chef Lele Usai, che riempie il calamaro di scarola, pinoli e uvetta, lo scannella e lo presenta su una pressatina di scarola, burro e alici, olio al peperone crusco, salsa al pomodoro e nero di seppia.
Il pasto si può chiudere degnamente in dolcezza con le Brusweety, vere e proprie “bruschette dolci” che travolgono il palato con variazioni inedite.
A completare l’esperienza gastronomica, i cocktail di Valerio Trimonti che con coraggio e creatività ha ideato una selezione di drink molto interessanti. Un paio di esempi: il TIK TUK, un cocktail tropicale che sprigiona energia allo stato puro e il sorprendente POMODOLIO, che combina vodka a un cordiale di pomodoro pachino. Mi piace definirlo, praticamente, una bruschetta da bere.