Farina dei nostri sacchi: è boom di esportazioni per il mercato delle farine made in Italy
Cambiano le abitudini e gli stili di vita: dagli chef stellati alle ricette casalinghe, la cucina mondiale è sempre più orientata verso l’utilizzo di materie prime d’eccellenza, come le farine e le semole biologiche made in Europe e, più in particolare, made in Italy. Una richiesta in continuo aumento, come riportato da una recente presentazione a cura di ITALMOPA, Associazione Mugnai Industriali d’Italia.
Un trend che si estende su scala mondiale: il programma internazionale “Pure Flour from Europe”, finalizzato alla promozione delle farine e delle semole bio negli USA e in Canada, sta riscuotendo infatti grande successo perché mette al centro il benessere e la responsabilità nella selezione di materie prime caratterizzate da un ricco contenuto di vitamine, sali minerali, fibre e sostanze fitochimiche secondarie, in grado di assicurare all’organismo un elevato apporto nutrizionale.
Un export da record: le statistiche ufficiali del Sinab e di UN COMTRADE per Stati Uniti e Canada, a fine 2023, segnalano un export italiano di farine di frumento e semole biologiche pari a 4,456 milioni di euro. Più in dettaglio, l’export negli Stati Uniti è stato pari a 4,063 milioni di euro mentre quello in Canada è stato pari a 393.000 euro, in crescita anche se in misura meno rilevante rispetto a quanto avvenuto negli Stati Uniti. Dati che confermano come i consumatori dei due mercati target del programma siano sempre più attenti e sensibili al tema del biologico, ricercando e preferendo spesso il consumo di questi prodotti rispetto a quelli convenzionali. La crescita dell’export di farina di frumento tenero biologico rispetto al 2021 (ovvero prima dell’avvio del programma Pure Flour from Europe negli Stati Uniti ed in Canada) è stata del 224,6%, mentre quello di farina di frumento duro e di semole biologiche rispetto al 2021 è stata pari al 480,6%.
Più in generale, l’Italia ha esportato nel 2023 in tutto il mondo farine di frumento e semole per circa 350,9 milioni di euro (+13,9 milioni rispetto al 2022), di cui il 17% proveniente da produzioni biologiche. Sono i dati Istat e Sinab presentati da Italmopa (Associazione Industriali Mugnai d’Italia), nell’ambito del programma “Pure Flour from Europe”, cofinanziato dall’Unione Europea e finalizzato alla promozione di farine e semole biologiche Made in Europe e, più in particolare, Made in Italy, negli USA e in Canada. Nel dettaglio, l’Italia esporta per 253,1 milioni di euro di farina di frumento a livello mondiale (310.602 tonnellate di farina di frumento) e 97,8 milioni di euro di semole (132.062 tonnellate di semole). Per quanto riguarda il biologico l’export di farine di frumento vale 41,7 milioni di euro mentre per le semole biologiche 18,6 milioni di euro.
Il mercato della farina è dunque dinamico e in continua evoluzione, con un consumo più frequente ed una maggiore attenzione verso prodotti biologici, armonici nei confronti della natura e della ecosostenibilità.