Nuova norma sulle affrancazioni? Per ora non risolve definitivamente
A quasi due mesi dall’emendamento N.25.0.200 AL DDL 886/2018 che avrebbe dovuto risolvere il problema relativo alle compravendite degli immobili costruiti in edilizia convenzionata e soggette, quindi, al prezzo di massima cessione dobbiamo far presente come il Comitato acquirenti continua nel suo impegno quotidiano a portare avanti i temi riguardo a una possibile illegittima costituzionale della norma che, almeno per il momento, sono state respinte.
Di recente, lo scorso 20 febbraio, infatti, c’è stata una manifestazione in prossimità del Tribunale Civile di Roma, dove alcuni acquirenti hanno espresso il proprio dissenso nei confronti delle Istituzioni in quanto non si sentono tutelati da questa norma che di fatto, a loro dire, li penalizza enormemente in quanto i propri immobili hanno perso molto del loro valore rispetto al momento in cui sono divenuti proprietari.
Nei giudizi dinanzi i Tribunali come ci riferisce l’Avv. Andrea Lamonaca, che da sempre si occupa di questa vicenda, come i giudizi dinanzi la Magistratura continuano ad andare avanti affermando che i Giudici fanno presente alle parti della possibilità di poter attivare la procedura di affrancazione anche a impulso del venditore al fine di evitare la richiesta d’indebito.