Formula 1, Bottas domina e vince il Gran Premio d’Australia
(Bottas – Fonte Immagine: Formulapassion.it)
Il finlandese parte bene e scappa via. Hamilton completa la doppietta Mercedes e si difende da un arrembante Verstappen, terzo. Primo podio per la Honda nell’era turbo-ibrida. Profondo rosso per le Ferrari. Vettel quarto e Leclerc quinto. Fuori dalla zona punti la Red Bull di Gasly.
Argento vivo a Melbourne.
Valtteri Bottas vince il primo gran premio della stagione in terra australiana, al termine di una corsa letteralmente dominata.
Il finlandese scatta bene alla partenza dalla seconda casella, riuscendo a scavalcare il poleman di giornata, Lewis Hamilton, alla prima curva.
Il britannico, infatti, ha avuto un buono spunto, ma la sua Mercedes ha iniziato a sgommare dopo pochi metri, facendo perdere velocità e leadership al campione del mondo.
Dietro partono bene anche le Ferrari, con Sebastian Vettel che insidia Hamilton e Charles Leclerc che affianca il compagno di scuderia, sopravanzando per qualche secondo Max Verstappen.
Peccato che il monegasco si ritrovi quasi a contatto con l’altra Rossa di Maranello e debba alzare il piede nella prima variante per evitare lo scontro, lasciando ripassare anche la Red Bull dell’olandese.
Nei primi giri i distacchi rimangono contenuti, con il solo Leclerc che si stacca leggermente dalla compagnia.
Tutti gli altri piloti dalla sesta posizione in giù sono racchiusi in un fazzoletto, con una gran prova dell’esordiente Lando Norris su McLaren e dell’Alfa Romeo di Kimi Raikkonen.
Si complica, invece, da subito l’esordio su Renault di Daniel Ricciardo, la cui monoposto si rovina in partenza a causa di un dosso. Pessimo l’impatto anche di Robert Kubica su Williams.
Dei piloti di testa il primo a fermarsi, con una sosta fin troppo anticipata, è Vettel, che decide di passare da pneumatici di mescola morbida C2, a quelli di mescola media C3 (da gomme rosse a gialle per capirci).
Da questa stagione, infatti, le gomme saranno sempre degli stessi tre colori: il rosso indica le più morbide a disposizione per quella gara, il giallo quelle medie e il bianco le più dure. Di GP in GP cambieranno però le mescole, che hanno una nomenclatura diversa rispetto al passato: dalla più morbida che è denominata C1, alle più dure denominate C5.
Hamilton copia la strategia del rivale, rientrando ai box il giro successivo.
Ma ben presto la scelta di entrambi inizia a palesarsi come sbagliata. Le gomme non reagiscono al meglio e ad approfittarne sono Verstappen, che allunga il proprio stint per avvicinarsi ai due piloti davanti, e Bottas, che guadagna in maniera decisiva sul gruppo.
Al termine della propria sosta, l’olandese della Red Bull esce a pochi secondi da Vettel, di cui si sbarazza agevolmente dopo qualche giro, grazie ad una manovra perfetta sul secondo rettilineo e l’uso del DRS.
Da quel momento la Ferrari numero 5 inizia ad avere problemi anche di velocità, con i tempi che si alzano tornata dopo tornata.
L’ultimo a fermarsi, del gruppo di testa, è Leclerc, che a differenza dei piloti davanti sceglie le gomme di mescola dura C4, quelle dalla banda bianca, e i risultati sono incoraggianti come confermato dai tempi sul giro.
Il monegasco, infatti, nel finale riprende il compagno di squadra, ma un ordine di scuderia gli impedisce il sorpasso e di conquistare così la quarta posizione.
Negli ultimi chilometri, Verstappen rischia di rovinare la rincorsa al secondo posto con un fuori pista in curva 1, ma l’olandese ci mette poco per riprendere il ritmo e riavvicinarsi a Hamilton. Tuttavia, l’inglese riesce a resistere e a completare la doppietta argentea.
Bottas vince e si prende anche il punto addizionale per il giro veloce della gara, una delle novità di quest’anno insieme alla nomenclatura degli pneumatici, contesogli fino all’ultimo da Verstappen.
Ottimo sesto posto per l’unica Haas superstite, quella di Kevin Magnussen, mentre il compagno di scuderia Romain Grosjean è stato costretto al ritiro per un problema alla sospensione anteriore sinistra, almeno secondo la versione ufficiale. Come l’anno scorso, infatti, ai box ci sono stati problemi con l’avvitamento della gomma di quel lato, forse vera causa del ritiro, proprio come nella passata edizione del gran premio.
Bene anche Niko Hulkenberg su Renault, settimo, così come Kimi Raikkonen su Alfa Romeo, ottavo. Chiudono la zona punti Lance Stoll su Racing Point, nono, e Daniel Kvyat su Toro Rosso, decimo.
Fuori dai primi dieci la Red Bull di Pierre Gasly, rimasto dietro al russo nonostante le gomme più fresche.
Norris, dopo l’inizio promettente, si deve accontentare del dodicesimo posto, non male per un esordiente, mentre l’unico italiano in pista, Antonio Giovinazzi, chiude 15esimo.
Il gran premio numero 998 della storia è stato corso nel segno di Charlie Whiting, lo storico direttore di gara dei GP, responsabile del regolamento nella parte sportiva e tecnica e dello spegnimento dei semafori ad ogni corsa, scomparso mercoledì scorso per un’embolia polmonare.
Prossimo appuntamento con il circus della Formula 1 è con il Gran Premio del Bahrain tra due settimane.
Lo spegnimento dei semafori è previsto per le ore 17:10 italiane di domenica 31 marzo 2019, sperando in una riscossa del Cavallino Rampante.
Ordine d’arrivo Gran Premio d’Australia
Pos | Pilota (Scuderia) | Distacco | Pti |
1 | Bottas (Mercedes) |
1:25:27:325 | 25 + 1 |
2 | Hamilton (Mercedes) |
+20:886 | 18 |
3 | Verstappen (Red Bull) |
+22:520 | 15 |
4 | Vettel (Ferrari) |
+57:109 | 12 |
5 | Leclerc (Ferrari) |
+58:230 |
10 |
6 | Magnussen (Haas) |
+87:156 |
8 |
7 | Hulkenberg (Renault) |
+ 1 Giro | 6 |
8 | Raikkonen (Alfa Romeo) |
+ 1 Giro | 4 |
9 | Stroll (Rancing Point) |
+ 1 Giro |
2 |
10 | Kvyat (Toro Rosso) |
+ 1 Giro |
1 |
11 | Gasly (Red Bull) |
+ 1 Giro |
0 |
12 | Norris (McLaren) |
+ 1 Giro |
0 |
13 | Perez (Racing Point) |
+ 1 Giro |
0 |
14 | Albon (Toro Rosso) |
+ 1 Giro |
0 |
15 | Giovinazzi (Alfa Romeo) |
+ 1 Giro |
0 |
16 | Russell (Williams) |
+ 2 Giri |
0 |
17 | Kubica (Williams) |
+ 3 Giri | 0 |
18 | Grosjean (Haas) |
Ritirato |
0 |
19 | Ricciardo (Renault) |
Ritirato |
0 |
20 | Sainz (McLaren) |
Ritirato | 0 |
Classifica Mondiale Piloti F1
Pos | Pilota (Scuderia) | Punti (Differenza) |
1 | Bottas (Mercedes) | 26 (0) |
2 | Hamilton (Mercades) | 18 (-8) |
3 | Verstappen (Red Bull) |
15 (-11) |
4 | Vettel (Ferrari) |
12 (-14) |
5 | Leclerc (Ferrari) |
10 (-16) |
6 | Magnussen (Haas) | 8 (-18) |
7 | Hulkenberg (Renault) | 6 (-20) |
8 | Raikkonen (Alfa Romeo) |
4 (-22) |
9 | Stroll (Racing Point) |
2 (-24) |
10 | Kvyat (Toro Rosso) |
1 (-25) |
11 | Gasly (Red Bull) |
0 (-26) |
12 | Ricciardo (Renault) |
0 (-26) |
13 | Grosjean (Haas) |
0 (-26) |
14 | Sainz (McLaren) |
0 (-26) |
15 | Norris (McLaren) |
0 (-26) |
16 | Perez (Racing Point) |
0 (-26) |
17 | Giovinazzi (Alfa Romeo) |
0 (-26) |
18 | Albon (Toro Rosso) |
0 (-26) |
19 | Kubica (Williams) |
0 (-26) |
20 | Russell (Williams) |
0 (-26) |
Classifica Mondiale Costruttori F1
Pos | Scuderia | Punti (Differenza) |
1 | Mercedes | 44 (0) |
2 | Ferrari | 22 (-22) |
3 | Red Bull | 15 (-29) |
4 | Haas | 8 (-36) |
5 | Renault | 6 (-38) |
6 | Alfa Romeo Racing | 4 (-40) |
7 | Racing Point |
2 (-42) |
8 | Toro Rosso |
1 (-43) |
9 | McLaren |
0 (-44) |
10 | Williams | 0 (-44) |