Fonseca: “La mia squadra sarà strategica. Voglio solo giocatori motivati”
Il nuovo tecnico della Roma è stato presentato oggi in sala stampa a Trigoria.
Ad introdurre l’evento è stato il Direttore Sportivo del club giallorosso, Gianluca Petrachi:
“Ben ritrovati. Sono lieto di presentarvi in nostro allenatore. Sono felice e onorato di presentare un personaggio che conoscerete velocemente, non vorrei aggiungere altro. Mi sento di dire che nelle mie valutazioni si pensava di andare su un profilo di un allenatore italiano. In realtà è diventata un’opportunità. Sono contento di aver preso Fonseca. Ora gli lascio la parola”.
Queste le parole di Fonseca, che parla in italiano nell’introduzione:
“Salve a tutti, sono molto felice di essere qui. Sono motivato per lavorare in questa città e squadra meravigliosa. Sto studiando per parlare con voi in italiano al più presto, ma oggi ancora in portoghese”.
Come immagina la sua Roma?
Non sarà la mia Roma, ma di tutti. Sono motivato, insieme alla dirigenza ed ai calciatori, per costruire una squadra ambiziosa e che renda orgogliosa i nostri tifosi.
Lei ha affrontato la Roma da avversario, che ricordo ha dei tifosi e che rapporto si immagina con loro?
Ovviamente non ho un grande ricordo di quella serata, perché la mia squadra fu eliminata, ma fu sufficiente per capire l’aria che si respirava quel giorno. Mi piacerebbe cercare di motivare i tifosi per motivare l’ambiente che io, purtroppo, ho subito quel giorno.
È passato un anno da quella Champions. Che incidenza pensa di avere con Petrachi sul mercato? Perché avete scelto Pau Lopez?Noi stiamo lavorando intensamente per costruire una squadra forte e stiamo studiando le questioni. Stiamo ponderando le scelte, per portare qualità nella squadra. Abbiamo fatto tre acquisti, quando faremo di nuovi ve lo comunicheremo. Stiamo ponderando le nostre scelte con criterio, per portare profili di qualità per rinforzare la squadra.
Higuain profilo giusto?
Sono in piena sintonia con Petrachi e con quanto ha detto lui. Non è mia intenzione parlare di giocatori che non sono presenti. Se dovesse arrivare ne parleremo, ma non voglio parlare di operazioni non concretizzate per quelli che sono presenti al momento.
Obiettivo minimo quarto posto?
Non ha fissato obiettivi concreti, ma io mi impongo di tornare subito in Champions League. Un’altra priorità è quella di costruire una squadra forte e ambiziosa. Vogliamo sempre vincere, ma quando non succede i tifosi devono essere orgogliosi. Se questa condizione è soddisfatta saremo più vicini al traguardo. Non faccio promesse, è una convinzione. Ho due anni di contratto più un altro, ma sono convinto che potremo vincere qualcosa. Non è una promessa ma una convinzione.
Ha parlato con Dzeko? Farà un tentativo per trattenerlo? Zaniolo è fondamentale o utile?
Parto da Zaniolo. E’ un calciatore di grande talento, nel quale crediamo. Quello che sto per dire vale per tutti: c’è il presente ed il futuro. Ogni giocatore deve dimostrare in ogni allenamento di meritare la squadra. Io ho fiducia in lui e nella squadra, credo che si potranno fare grandi cose con questa squadra e questo talento. Conta il futuro e conta costruire qualcosa con chi mette i propri interessi dietro a quelli della squadra, questo è l’unico modo per vincere. Riguardo Dzeko: non ho ancora parlato con lui. So che Gianluca ci ha parlato. Io voglio che restino qui solamente quelli felici, motivati ed hanno voglia di lottare per la Roma. E’ una condizione fondamentale quella di avere calciatori motivati e dediti alla causa del club.
Ci sono calciatori che ha avuto la certezza che non partiranno? Teme che una rivoluzione possa portarle via tempo per costruire una squadra all’altezza delle sue aspettative?
Ci sono dei giocatori che sono delle certezze e saranno dei pilastri per il futuro. I giocatori che a pieno titolo fanno parte del progetto. Inizieremo domani a lavorare, mi aspetto che ci vorrà un po’ di tempo affinché vengano assimilati determinati dettami. Sono convinto che con i giocatori attuali e quelli che verranno si potrà costruire una squadra forte.
Due romani in rosa. Pellegrini e Florenzi in che ruolo li vede?
Li conosco bene perché li ho affrontati. E’ importante conoscerli e capire le loro qualità tecniche, ma anche conoscerli come uomini, è importante per una squadra. E’ un discorso che vale per tutti riguardo la personalità ed il carattere. Per il ruolo vedremo, faremo esperimenti e vedremo. Per chiudere questo discorso. Parliamo spesso di esigenze, io sono qui perché esigo alcune cose, il club esige altre cose. Conta il livello di esigenza che il calciatore pone sulle proprie spalle e su quelle del compagno. Si parla spesso di leader, significa questo esserlo. Io spero che i miei calciatori abbiano un livello di esigenza molto alto, questo ci aiuterà a vincere.
A Petrachi: Florenzi e Zaniolo cedibili?
Non ti posso rispondere. C’è il mister. Pensiamo a lui. Sono stato esauriente giorni fa. Non è corretto parlare di mercato oggi. Quando parleremo di mercato, lo farò personalmente.
Per venire a Roma ha lasciato una squadra che ha vinto trofei. Qui non si vincono da tanto. è venuto perché crede si possa vincere davvero o per fare un’esperienza in un campionato straniero?
Sono qui perché ho la convinzione di poter elevare la Roma ad un livello successivo. Il campionato è difficile e tattico, ed è uno dei motivi per cui sono qui in Italia. Ritengo che insieme possiamo costruire qualcosa di speciale, non faccio le mie scelte su basi economiche, ma su sensazioni e feeling. Quando ho parlato con Gianluca non ho esitato in nessun momento, non ho avuto nessun dubbio. E’ con questa convinzione che sono qui e domani inizierò a lavorare, perché voglio costruire qualcosa di speciale.
Ha già in testa un sistema di gioco? 4-2-3-1? In fase di non possesso? Lo Shakhtar prendeva pochi gol in casa, in Europa di più. A Roma come si approccerà?
Il sistema di gioco non è importante, per me è fondamentale la dinamica. Se avete studiato le mie squadra saprete che in campo si sdoppiano. I principi dell’allenatore sono fondamentali, ma bisogna far conto delle caratteristiche. Se mi chiedete se i giocatori attuali della rosa possano inquadrarsi nel mio modulo, sì, penso di sì. In Italia vince chi ha la miglior difesa e cercheremo di curarla. E’ fondamentale difendere bene, ma non si significa che sarà una squadra sempre in difesa, ma dobbiamo difenderla tenendo la palla. Conta l’intensità, lo sottolineo, l’intensità. E’ importante difendere lontano dalla porta, se saremo solidi in difesa ci avvicineremo al traguardo. Il gioco è diventato strategico, si conoscono tante cose degli avversari, il che richiederà uno studio più approfondito. Questo ci imporrà uno studio attento degli avversari ed una preparazione della squadra. La mia squadra giocherà in maniera strategica per poter battere l’avversario.
Florenzi sarà il capitano della Roma?
Florenzi era il capitano della squadra ed è una questione che analizzeremo. La probabilità che continuerà ad esserlo è molto alta.
Ottavo allenatore in 9 anni. La spaventa? Cos’ha in più rispetto agli altri?
Non ho paura, non conosco questo sentimento. Non parlo di me, contano i risultati. Se faremo risultati, vedremo chi sono. L’allenatore è i risultati.
Sulla trequarti le piacciono giocatori tecnici. Pastore e Perotti rientrano nella sua idea di gioco? Se sì in che maniera?
Se sono con noi sono giocatori su cui conto. Per loro vale lo stesso discorso di Zaniolo, dovranno mostrare di meritarsi il posto qui giorno dopo giorno.
Che rapporto ha con il DS? Fa nome e cognome o individua le mancanze della squadra e lavora con il Direttore Sportivo? Qual è il suo attaccante ideale?
L’attaccante ideale è quello che fa gol. Devo riconoscere che tra noi due c’è complicità. Stiamo cercando le opzioni migliori della squadra. O lui mi propone un calciatore ed io lo analizzo o viceversa. Cerchiamo di prendere decisioni migliori, dove entrano anche decisioni economiche. Insieme cerchiamo di scegliere le persone migliori per rinforzare la squadra.
Termina la conferenza stampa.