Formula 1, Verstappen trionfa nel Gran Premio di Germania
Splendida gara per l’olandese che, con tanto di testacoda, riesce a passare per primo sotto la bandiera a scacchi e si prende il punto addizionale del giro più veloce. Riscatto Ferrari con Vettel, da ventesimo a secondo. Terzo, a sorpresa, Kvyat su Toro Rosso. Disastro Mercedes, con Hamilton undicesimo e Bottas a muro. Rammarico per Hulkenberg e Leclerc, entrambi fuori alla penultima curva a causa dell’asfalto scivoloso.
Wow!
Una gara pazzesca, ricca di ribaltamenti e contrattempi.
Anche il Gran Premio di Germania, dopo Austria e Inghilterra, non lascia spazio alla noia.
In terra tedesca trionfa Max Verstappen, autore di una corsa praticamente perfetta, nonostante un testacoda a metà gara.
Al via, da fermo su pista bagnata e con gomme full wet, partono spedite le Mercedes, con Lewis Hamilton e Valtteri Bottas a dettare il passo.
Alle loro spalle l’unico a tenere il passo è proprio Verstappen, nonostante la partenza a rilento a causa di una scodata del posteriore.
Anche le Ferrari recuperano qualche posizione, con Charles Leclerc che rimonta fino alla quarta piazza e Sebastian Vettel, ultimo dello schieramento, in quattordicesima posizione.
Che la corsa non sia tranquilla lo dimostrano i continui cambiamenti climatici, che costringono le scuderie a dover vivere attaccati ai radar meteorologici. Il primo a passare da gomme da bagnato a pneumatici intermedi è Vettel, approfittando anche di una delle numerose Safety Car che condizioneranno il Gran Premio.
La strategia migliore la adotta proprio il team di Maranello, consentendo a Leclerc, dopo altre Safety Car e Virtual Safety Car, di ritrovarsi in seconda posizione al termine della girandola ai box per il primo tentativo di uso delle gomme da asciutto, alle spalle del solo Hamilton, davanti al duo Bottas–Verstappen. Da sottolineare come nel corso della prima sosta, Leclerc fosse stato colpevole di una ripartenza pericolosa dalla propria piazzola, costringendo il sopravvenente Romain Grosjean a inchiodare per evitare lo scontro. I commissari di gara, però, hanno punito la scuderia con una multa e non il pilota. Decisione saggia per lo spettacolo.
Ma proprio sul più bello, il monegasco finisce lungo alla penultima curva e, a causa di una via di fuga alquanto scivolosa, sbatte contro le barriere. Ironia della sorte, a bloccare la ripartenza del bolide rosso oltre alla ghiaia è il cartellone celebrativo dei 125 anni di attività nel motorsport della Mercedes.
Poche tornate dopo e tocca a Hamilton a sbagliare in quel punto, danneggiando l’ala anteriore della propria monoposto, ma riuscendo comunque a tornare ai box per sostituire gli pneumatici e il muso. Nel farlo, però, il campione del mondo in carica non passa dal lato giusto rispetto al palo che delimita l’ingresso alla pit lane, beccandosi 5 secondi di penalità.
Sempre in quella curva andranno lunghi prima Kimi Raikkonen senza danni, poi Niko Hulkemberg, costretto al ritiro quando si trovava in quarta posizione.
Al termine dell’ennesima girandola di soste per rimontare gomme intermedie, Verstappen si ritrova leader del Gran Premio, con la possibilità di poter controllare la gara agevolmente.
Chi sembra soffrire la nuova situazione è Sebastian Vettel, che ha sì recuperato una decina di posizioni, ma non riesce ad avere quel ritmo per stare con i primi.
Nel finale la pista inizia nuovamente ad asciugarsi e ad azzardare l’impresa è chi non ti aspetti: Lance Stroll.
La Racing Point, infatti, monta nuovamente gomme soft sulla monoposto del pilota canadese, il quale, sfruttando l’ennesima Safety Car di giornata si ritrova addirittura leader del Gran Premio, a causa del rientro ai box di tutti gli altri piloti.
Gioia che dura poco, in quanto Verstappen lo sorpassa subito dopo la ripartenza, per altro senza inquadrature in diretta, ma il canadese rimane in piena lotta per il podio.
Nelle retrovie, Hamilton, dopo aver scontato alla sosta i 5 secondi di penalità, rischia di andare a muro in curva uno, riuscendo miracolosamente a rimanere in gara dopo un testacoda da brividi.
Qualche giro dopo, con diverso esito, è il compagno di squadra Bottas a commettere lo stesso errore, finendo a muro e costringendo la Safety Car all’ultimo ingresso in pista.
Nel frattempo, Vettel è la vettura più veloce in gara con gomme da asciutto e, con un ritmo pauroso, riesce a portarsi in quinta posizione, appena dietro alla zona podio. In quel momento, davanti al tedesco della Ferrari, ci sono Dani Kvyat, strepitoso secondo dopo il sorpasso a Stroll, terzo, e Carlos Sainz, quarto.
All’ultima ripartenza il pilota teutonico è una furia e in tre giri riesce a portare la propria monoposto al secondo posto. Era partito ventesimo.
Per il primo non c’è storia: Verstappen vince il Gran Premio di Germania, davanti a Vettel e Kvyat.
Stroll resiste in quarta posizione, con Sainz in quinta su McLaren.
Completano la zona punti Alexander Albon, sesto su Toro Rosso, le due Alfa Romeo di Raikkonen, settimo, e Antonio Giovinazzi, ottavo, e le due Haas, ancora una volta a contatto ma integre, di Grosjean, nono e Kevin Magnussen, decimo.
Oltre ai menzionati Leclerc, Hulkenberg e Bottas, si sono ritirati Pierre Gasly, a causa di una foratura all’anteriore sinistra nei chilometri finali, Lando Norris, su McLaren, Daniel Ricciardo, su Renault, e Sergio Perez su Racing Point.
Verstappen si prende il punto addizionale per il giro più veloce in gara, per un totale di 26 punti guadagnati in classifica iridata sul leader Hamilton, oggi undicesimo.
Nella graduatoria riservata ai costruttori, Red Bull e Ferrari si riavvicinano a Mercedes, con ottimi risultati anche per Toro Rosso e Alfa Romeo Racing.
Prossimo appuntamento con il circus della Formula 1 è fra 7 giorni con il Gran Premio di Ungheria.
Lo spegnimento dei semafori, sul circuito dell’Hungaroring, è previsto per le ore 15:10 di domenica 4 agosto 2019.
La gara sarà trasmessa in diretta esclusiva da Sky sul canale Sky Sport F1 (numero 207 del satellite).
Per gli abbonati alla piattaforma satellitare, inoltre, la corsa sarà trasmessa in Streaming attraverso l’applicazione SkyGo.
Ordine d’arrivo Gran Premio di Germania
Pos | Pilota (Scuderia) | Distacco | Pti |
1 | Verstappen (Red Bull) | 1:44:31:275 | 25 + 1 |
2 | Vettel (Ferrari) |
+7:333 | 18 |
3 | Kvyat (Toro Rosso) | +8:305 | 15 |
4 | Stroll (Racing Point) | +8:966 | 12 |
5 | Sainz (McLaren) |
+9:583 |
10 |
6 | Albon (Toro Rosso) | +10:052 |
8 |
7 | Raikkonen (Alfa Romeo) | +12:214 | 6 |
8 | Giovinazzi (Alfa Romeo) | +13:849 | 4 |
9 | Grosjean (Haas) |
+16:838 | 2 |
10 | Magnussen (Haas) |
+18:765 | 1 |
11 | Hamilton (Mercedes) |
+19:667 | 0 |
12 | Kubica (Williams) |
+24:987 | 0 |
13 | Russel (Williams) |
+26:404 |
0 |
14 | Gasly (Red Bull) | Ritirato | 0 |
15 | Bottas (Mercedes) |
Ritirato | 0 |
16 | Hulkenberg (Renault) |
Ritirato | 0 |
17 | Leclerc (Ferrari) | Ritirato | 0 |
18 | Norris (McLaren) |
Ritirato |
0 |
19 | Ricciardo (Renault) |
Ritirato |
0 |
20 | Perez (Racing Point) |
Ritirato | 0 |
Classifica Mondiale Piloti F1
Pos | Pilota (Scuderia) | Punti (Differenza) |
1 | Hamilton (Mercedes) | 223 |
2 | Bottas (Mercedes) | 184 (-39) |
3 | Verstappen (Red Bull) |
162 (-61) |
4 | Vettel (Ferrari) |
141 (-82) |
5 | Leclerc (Ferrari) |
120 (-103) |
6 | Gasly (Red Bull) | 55 (-168) |
7 | Sainz (McLaren) | 48 (-175) |
8 | Raikkonen (Alfa Romeo) | 31 (-192) |
9 | Kvyat (Toro Rosso) | 27 (-196) |
10 | Ricciardo (Renault) | 22 (-201) |
11 | Norris (McLaren) |
22 (-201) |
12 | Stroll (Racing Point) |
18 (-205) |
13 | Hulkenberg (Renault) | 17 (-206) |
14 | Magnussen (Haas) |
15 (-208) |
15 | Albon (Toro Rosso) | 15 (-208) |
16 | Perez (Racing Point) | 13 (-210) |
17 | Giovinazzi (Alfa Romeo) |
5 (-218) |
18 | Grosjean (Haas) |
4 (-219) |
19 | Kubica (Williams) |
0 (-223) |
20 | Russell (Williams) |
0 (-223) |
Classifica Mondiale Costruttori F1
Pos | Scuderia | Punti (Differenza) |
1 | Mercedes | 407 (0) |
2 | Ferrari | 261 (-146) |
3 | Red Bull | 217 (-190) |
4 | McLaren | 70 (-337) |
5 | Toro Rosso | 42 (-365) |
6 | Renault | 39 (-368) |
7 | Alfa Romeo Racing | 36 (-371) |
8 | Racing Point |
31 (-376) |
9 | Haas | 19 (-388) |
10 | Williams | 0 (-407) |