Formula 1, suicidio Ferrari. Hamilton vince il Gran Premio di Russia

 Il britannico approfitta del regalo della scuderia di Maranello e scavalca Leclerc grazie alla Virtual Safety Car. Secondo Bottas, solo terzo il monegasco. Si ritira Vettel. Ottimo Albon, quinto e partito dalla Pit Lane.
La Ferrari fa tutto da sola.

Certo, non del tutto volontariamente, ma il regalo alla Mercedes è clamoroso.
Lewis Hamilton vince il Gran Premio di Russia, regalandosi anche il punto addizionale per il giro più veloce in gara.
E pensare che le Rosse di Maranello erano partite alla grande, con un gioco di scuderia ai limiti della perfezione.

Charles Leclerc scatta bene dalla pole position e regala la scia a Sebastian Vettel in terza posizione.
Il tedesco supera agevolmente Hamilton e alla fine del primo rettilineo supera anche il compagno di squadra, mettendosi al comando della gara.
Nelle retrovie, invece, c’è parapiglia tra diverse monoposto, tra cui le Alfa Romeo di Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi e la Renault di Daniel Ricciardo, con il finlandese che si prenderà un Drive Through e l’australiano prima costretto al rientro ai box per una foratura, poi al ritiro più avanti.
Intanto, si fanno fitti i dialoghi tra piloti e muretto alla Ferrari, con Vettel che viene invitato più volte a restituire la posizione a Leclerc. Il monegasco, però, non riesce a tenere il ritmo del tedesco, mentre dopo qualche giro in sofferenza, Hamilton inizia a pareggiare i tempi in gara dei due fuggitivi, cosa che renderebbe rischioso un cambio di posizioni in quel momento.
Tutto viene rinviato alla sosta, con Leclerc che viene fatto rientrare prima di Vettel, in modo da guadagnare quei secondi sfruttando le gomme medie nuove per scavalcare il teutonico al momento della sua sosta.
Piano perfettamente riuscito, ma proprio quando la doppietta sembrava scontata, ha inizio il suicidio.
La vettura di Vettel rallenta improvvisamente nel terzo settore per un problema all’unità turbo-ibrida. Per rimuovere la monoposto ci vuole tempo e la direzione gara opta per la Virtual Safety Car che permette a Hamilton di effettuare la sosta senza perdere il primo posto. La Mercedes ne approfitta anche per sostituire gli pneumatici a Bottas, che rientra in pista in terza posizione.
Non passa un giro dal termine della Safety Car virtuale, che deve entrare quella reale, a causa dell’incidente occorso alla Williams di George Russel.
Qui si ha il secondo regalo della Ferrari alla scuderia argentea. Leclerc chiede di montare gomme soft, per avere la stessa mescola degli avversari. Il pit stop, però, non avviene nel primo giro in regime di Safety Car, ma nel secondo, quando era impossibile mantenere la seconda posizione.
Al rientro in pista, il pilota del Principato di Monaco è dietro anche a Bottas.
Quando la gara riparte, Leclerc prova subito a mettere nel mirino il finlandese, ma per sua sfortuna non può usufruire del DRS per i primi due giri. Una volta disponibile l’uso dell’ala posteriore mobile, il ferrarista non riesce mai ad essere troppo vicino al rivale per scavalcarlo, permettendo a Hamilton di scappare via.
Sul circuito di Sochi è clamorosa doppietta Mercedes, con l’inglese che precede il compagno di scuderia scandinavo e Leclerc solo terzo.
Ottima la gara delle Red Bull, con Max Verstappen quarto e Alexander Albon quinto, partendo dalla Pit Lane.
Completano la zona punti le due McLaren di Carlos Sainz, sesto, e Lando Norris, ottavo, la Racing Point di Sergio Perez, settimo, la Haas di Kevin Magnussen, nono nonostante la penalità di tempo rimediata in pista, e la Renault di Hulkenberg, decimo.
Si sono ritirati, oltre a Vettel, Ricciardo e Russel, l’altra Williams di Robert Kubica e la Haas di Romain Grosjean.
In classifica iridata, Hamilton si avvicina al sesto titolo mondiale, mentre Bottas riallontana Leclerc e Verstappen per la lotta al secondo posto. Nella graduatoria riservata ai costruttori, Mercedes e Red Bull guadagnano qualcosa su Ferrari.
Prossimo appuntamento con il circus della Formula 1 è fra due settimane con il Gran Premio del Giappone.
Lo spegnimento dei semafori, sul circuito di Suzuka, è previsto per le ore 07:10 italiane di domenica 13 ottobre 2019.
La gara sarà trasmessa in esclusiva da Sky sul canale Sky Sport F1 (numero 207 del satellite). Inoltre, per gli abbonati alla piattaforma satellitare, la corsa sarà visibile in Streaming attraverso l’applicazione SkyGo.

Ordine d’arrivo Gran Premio di Russia

Pos Pilota (Scuderia) Distacco Pti
1 Hamilton (Mercedes) 1:33:38:992 25 + 1
2 Bottas (Mercedes)
+3:829 18
3 Leclerc (Ferrari) +5:212 15
4 Verstappen (Red Bull) +14:210 12
5 Albon (Red Bull)
+38:348
10
6 Sainz (McLaren) +45:889 8
7 Perez (Racing Point) +48:728 6
8 Norris (McLaren) +57:749 4
9 Magnussen (Haas) +58:779 2
10 Hulkenberg (Renault)
+59:841 1
11 Stroll (Racing Point)
+60:821 0
12 Kvyat (Toro Rosso)
+62:496 0
13 Raikkonen (Alfa Romeo)
+68:910 0
14 Gasly (Toro Rosso) +70:076 0
15 Giovinazzi (Alfa Romeo) +73:346 0
16 Kubica (Williams)
Ritirato 0
17 Russel (Williams) Ritirato 0
18 Vettel (Ferrari)
Ritirato 0
19 Ricciardo (Renault) Ritirato 0
20 Grosjean (Haas)
Ritirato 0

Classifica Mondiale Piloti F1

Pos Pilota (Scuderia) Punti (Differenza)
1 Hamilton (Mercedes) 322
2 Bottas (Mercedes) 249 (-73)
3 Leclerc (Ferrari)
215 (-107)
4 Verstappen (Red Bull)
212 (-110)
5 Vettel (Ferrari)
194 (-128)
6 Gasly (Red Bull) 69 (-253)
7 Sainz (McLaren) 66 (-256)
8 Albon (Red Bull) 52 (-270)
9 Norris (McLaren) 35 (287)
10 Ricciardo (Renault) 34 (-288)
11 Hulkenberg (Renault)
34 (-288)
12 Kvyat (Toro Rosso)
33 (-289)
13 Perez (Racing Point) 33 (-289)
14 Raikkonen (Alfa Romeo)
31 (-291)
15 Magnussen (Haas) 20 (-302)
16 Stroll (Racing Point) 19 (-303)
17 Grosjean (Haas)
8 (-314)
18 Giovinazzi (Alfa Romeo)
4 (-318)
19 Kubica (Williams)
1 (-321)
20 Russell (Williams)
0 (-322)

Classifica Mondiale Costruttori F1

Pos Scuderia Punti (Differenza)
1 Mercedes 571 (0)
2 Ferrari  409 (-162)
3 Red Bull 311 (-260)
4 McLaren 101 (-470)
5 Renault 68 (-503)
6 Toro Rosso 55 (-516)
7 Racing Point 52 (-519)
8 Alfa Romeo Racing
35 (-536)
9 Haas 28 (-543)
10 Williams 1 (-570)

Redazione

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