Serie A, le pagelle di Roma-Napoli
I giallorossi battono i partenopei con le reti di Zaniolo e Veretout, su rigore. Non basta agli azzurri la rete di Milik nella ripresa. La squadra di Fonseca sale momentaneamente al terzo posto in classifica. Per Ancelotti tanto da rivedere. Ottima direzione di Rocchi.
Non sempre chi parte favorito vince.
La Roma, che era sì sopra in classifica ma non accompagnata dal favore del pronostico, batte un Napoli bello solo per 25 minuti nel primo tempo.
Gli uomini di Fonseca partono bene e trovano il vantaggio con il quarto gol consecutivo in altrettante partite di Nicolò Zaniolo, che conclude al meglio un contropiede magistrale innescato da Gianluca Mancini e proseguito con Leonardo Spinazzola.
I capitolini sono in pieno controllo del match e poco dopo hanno l’occasione per il raddoppio con Aleksandar Kolarov.
Il VAR nota un controllo volontario con il braccio sinistro di Josè Callejon in area di rigore, non segnalato da Gianluca Rocchi, il quale assegna calcio di rigore dopo il controllo a bordocampo.
Sul dischetto, però, il serbo sbaglia, complice la parata di Alex Meret che intuisce e devia il tiro dagli undici metri.
A quel punto il Napoli si accende e inizia a giocare alla sua maniera per tutti i 25 minuti rimanenti del primo tempo, creando numerose palle gol.
Tra le più clamorose si annoverano il salvataggio sulla linea di Chris Smalling, la traversa colpita da Arkadiusz Milik e, sul tiro subito successivo, il palo di Piotr Zielinski.
Nella ripresa ci si aspetterebbe di vedere gli ospiti arrembanti alla ricerca del pareggio, ma a giocare meglio è di nuovo la Roma, che ha smaltito lo shock del rigore fallito da Kolarov.
I giallorossi controllano palla e schiacciano i campani nella propria metà campo, trovando con Javier Pastore un nuovo tentativo dal dischetto.
Questa volta a colpire di braccio, molto largo, è Mario Rui su cross del Flaco. Dagli undici metri si presenta Jordan Veretout. Il francese calcia a mezza altezza e potente. Meret intuisce, tocca, ma la palla si insacca. 2-0.
A quel punto i padroni di casa rischiano di dilagare con Justin Kluivert, al termine di un’azione molto simile a quella che portò l’olandese in gol a Udine. Il destino, stavolta, è beffardo, in quanto il figlio d’arte calcia bene ma colpisce la traversa.
Dopo qualche minuto di sospensione del match per cori discriminatori da parte di Rocchi, la partita riprende con l’ingresso di Fernando Llorente e Hirving Lozano, i quali rianimano la squadra. Proprio da un cross basso del messicano nasce l’azione del 2-1 di Milik.
Nel recupero, dopo un buon controllo della situazione da parte della Roma, i partenopei hanno la chance del pareggio sul triplice fischio, con la punizione al limite di Milik, provocata da Mert Cetin, espulso per doppia ammonizione, per fallo su Llorente. Il pallone, però, viene deviato dalla barriera e Rocchi decreta la fine del match.
Allo Stadio Olimpico è 2-1. La Roma sorride e sale momentaneamente al terzo posto in classifica. Il Napoli si lecca le ferite.
Pagelle Roma:
Pau Lopez 6.5: Fondamentale nel primo tempo su un paio di occasioni avversarie. Sempre attento e ben piazzato per tutto il match.
Spinazzola 6.5: Finalmente una buona partita dell’ex Atalanta che spinge con qualità sulla destra in tandem con Zaniolo e difende con ordine, vincendo il duello uno contro uno con Insigne. Suo l’assist per il gol del vantaggio romanista.
Cetin 5.5: Parte con grande personalità, mettendo a segno un paio di interventi decisivi per tempo in area di rigore. Nel finale cala in concentrazione, non riuscendo a deviare il pallone di Lozano per Milik e beccandosi la seconda ammonizione nel recupero per fallo su Llorente da posizione molto pericolosa.
Smalling 7: A quanti ha riportato alla mente il salvataggio, sempre in quella porta, di De Rossi in un match di qualche anno fa proprio contro il Napoli. Il britannico è decisivo nel primo tempo e una diga nella ripresa, in cui riesce a contenere anche lo strapotere fisico di Llorente. Metterebbe a segno un assist per Dzeko, peccato che il bosniaco sia di una gamba in fuorigioco.
Kolarov 5.5: Fino al rigore sbagliato risulta uno dei migliori in campo, con ottime diagonali difensive e una pericolosità nelle sortite offensive non indifferente, calciando anche in porta in un paio di circostanze. Si lascia ipnotizzare da Meret dagli undici metri e rimane scottato dall’errore per il resto del primo tempo. Nella ripresa si rianima, ma si lascia sorprendere dalla velocità di Lozano sull’azione del 2-1.
Veretout 7.5: Il tuttofare di questa squadra. La presenza di Mancini accanto a lui gli dà sicurezza e libertà di azione, riuscendo non solo a inventare per i compagni, ma anche ad affondare l’intervento senza mai commettere fallo. Splendido il recupero nei minuti finali al limite dell’area e grande freddezza dagli undici metri. Ci voleva un gran rigore per battere Meret oggi.
Mancini 7: Sembra nato per giocare a centrocampo, tanto che anche oggi Fonseca, nonostante l’assenza di Fazio in difesa, lo schiera sulla mediana, dove recupera una quantità impressionante di palloni, riuscendo anche a vestire i panni di playmaker. Vedasi il lancio in profondità che innesca Spinazzola sul gol di Zaniolo.
Zaniolo 7.5: Da quando è stato tirato in mezzo in certi discorsi, l’ex Inter si è messo a rispondere nella maniera migliore, ossia sul campo. Quarto gol consecutivo, e che gol, in quattro partite tra campionato e coppa, con il suo fendente che non lascia scampo a Meret. Ottimo il contributo anche in fase di non possesso.
Pastore 7: La cura Fonseca funziona. L’ex PSG ricambia la fiducia del tecnico con prestazioni eccellenti sulla trequarti, con giocate da fuoriclasse e palloni sventagliati a destra e sinistra con una facilità estrema. Si guadagna il rigore del 2-0 con l’ennesimo cross della partita. Unica nota negativa il gol mangiato nella ripresa. Per il resto solo applausi.
Kluivert 6.5: Le sue accelerate mettono in crisi i difensori partenopei, riuscendo ad arrivare al limite dell’area con una certa disinvoltura. Sfortunato e un pizzico egoista, in quanto c’era Zaniolo libero in area, in occasione della traversa colpita dai 16 metri. Sta crescendo.
Dzeko 6: Meriterebbe almeno mezzo voto in più per l’atteggiamento da saggio capitano messo in mostra quando Rocchi ha sospeso la partita. Grande personalità del bosniaco che ha messo tutti d’accordo su un unico obiettivo: spingere la squadra alla vittoria. Sul campo lotta molto, anche se incide meno del solito. Segnerebbe anche un gol, ma è di una gamba al di là dei difensori avversari.
Perotti 6: Prestazione sufficiente quella dell’argentino. Gran parte del voto sta in quell’uscita palla al piede tra due avversari a pochi metri dalla propria area di rigore.
Santon S.V: Entra per dare manforte alla squadra.
Under S.V: Qualche minuto per il turco, condito da un tunnel e da qualche buono spunto. Che sia di buon auspicio.
Fonseca 8: Se nel momento più difficile, tra infortuni e decisioni arbitrali controverse, la squadra è rinata sotto ogni punto di vista è quasi tutto merito suo. Il portoghese è riuscito a immettere nella mente dei giocatori una voglia di combattere che si percepisce dall’atteggiamento in campo dei suoi. Ora dovrà essere bravo a fare il pompiere per non far cadere i propri uomini e i tifosi in troppo facili entusiasmi. Il cammino è lungo e il tempo per riprendere fiato ancora non c’è. Giovedì si vola in Germania per l’insidiosa trasferta contro il Borussia Monchengladbach di Europa League.
Pagelle Napoli: Meret 7.5; Di Lorenzo 5.5, Manolas 5.5, Koulibaly 5, Mario Rui 5; Callejon 4.5, Zielinski 6, Ruiz 4.5, Insigne 5; Milik 6, Mertens 5.
Subentrati: Lozano 6; Llorente 5.5, Younes S.V.
Allenatore: Davide Ancelotti 4.5.
Arbitro: Gianluca Rocchi 6.5. Gestisce senza ammonizioni gran parte del match, riuscendo a tenere gli animi calmi nonostante la tensione della partita. Corretti entrambi i rigori assegnati alla Roma. Il primo grazie all’aiuto del VAR, che ha notato il controllo di braccio di Callejon, non visto dal direttore di gara fiorentino. Il secondo direttamente decretato dal fischietto toscano per braccio largo di Mario Rui. Giusta l’espulsione per doppio giallo di Cetin in occasione del fallo su Llorente nel recupero.