Elezioni regionali 2020: eletti Bonaccini e Santelli
I risultati delle elezioni regionali confermano la vittoria del centrosinistra in Emilia-Romagna e del centrodestra in Calabria. Stefano Bonaccini respinge l’attacco leghista e viene confermato presidente in Emilia-Romagna, Jole Santelli vince il duello in Calabria. Il Pd è il primo partito in entrambe le Regioni, bene la Lega e Fratelli d’Italia, malissimo il Movimento 5 Stelle.
Emilia, Pd primo partito, ma perde 10 punti dal 2014 – I dem hanno il 34% e 744mila voti, due punti e quarantamila voti in più rispetto alle europee del 2019, quando con un’affluenza sostanzialmente identica a quella di ieri c’era stato lo storico sorpasso della Lega. Il partito di Matteo Salvini è passato dal 34% (e 759mila voti) al 32% e 685mila preferenze, piazzandosi secondo. Alle regionali del 2014, invece, aveva preso il 19% e 233mila preferenze ma con un’affluenza più bassa di trenta punti. Rispetto a cinque anni fa, in ogni caso, i dem perdono dieci punti percentuali: nel 2014 l’affluenza si era fermata al 37% e il 44% del Pd corrispondeva a 535mila voti. Bonaccini, invece, raddoppia essenzialmente gli elettori: dai 615mila presi cinque anni fa passa a un milione e 194mila voti.
Bonaccini prende il 51%, tre punti in più rispetto ai voti raccolti dalla sua coalizione. Merito del tanto atteso voto disgiunto, che comunque non è stato decisivo. In attesa dei flussi elettorali, è evidente che hanno scelto il governatore uscente l’1,2% di elettori dei 5 stelle che non hanno messo la loro X sul nome del loro candidato presidente. Ma a Bonaccini sono probabilmente andati anche i quasi due punti percentuali di elettori di centrodestra che non se la sono sentita di votare Lucia Borgonzoni: la senatrice della Lega ha preso il 43,6%, la sua coalizione il 45,4%. Gli altri candidati sono rimasti tutti di gran lunga sotto il punto percentuale: il signor Domenico Battaglia del Movimento 3 V (significa Vaccini vogliamo la verità) si attesta sullo 0,47%. Lo seguono a ruota sotto il mezzo punto la candidata comunista Laura Bergamini, Marta Collot di Potere al Popolo e Luigi Stefano de L’Altra Emilia Romagna