Riapertura delle spiagge nella Regione Lazio. Che cosa ci dovremo aspettare!
Estate 2020, un’estate anomala, con poca libertà e molte incertezze.
Dalla Regione Lazio arrivano gli aiuti, sei milioni di euro per aiutare i Comuni del Litorale a gestire spiagge libere e lungomare in tutta sicurezza.
La cifra che è stata stanziata con una delibera approvata dalla Giunta regionale in vista delle spese straordinarie che gli enti locali dovranno sostenere per garantire l’accesso a mare senza rischi ai turisti.
“Un investimento importante – dichiara il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti– che permetterà ai comuni di avere risorse fondamentali per garantire l’accesso in sicurezza a tutti i cittadini sulle spiagge del nostro litorale. Dobbiamo far ripartire il turismo, ma lo dobbiamo fare continuando a tenere alta l’attenzione, perché il virus, è bene ricordarlo, non è ancora sconfitto. Per questo ci vuole la collaborazione di tutti: istituzioni e cittadini”.
I fondi messi in campo dalla regione potranno essere usati dai comuni per trovare soluzioni che assicurino il distanziamento sociale ed evitino assembramenti, intervenire per garantire una frequente pulizia e la sanificazione degli arenili, istallare servizi igienici, organizzare il servizio di salvamento durante la balneazione e la sorveglianza del litorale e assicurare, in particolare per quanto riguarda le isole Pontine, la sicurezza epidemiologica nelle aree di sbarco e nei pontili. Come cambieranno le nostre spiagge?
Si fa strada nell’estate 2020 lo scenario della spiaggia reticolata, il sindaco di Formia Paola Villa, rispondendo alle nostre domande, ha dichiarato: “Ci saranno varie forme per poterle reticolare si spera di trovare una soluzione più naturale possibile, meno invasiva e quindi anche più scenica e attrattiva. Stiamo lavorando ormai da 3 settimane alla riapertura dei lidi balneari e anche della gestione delle spiagge libere. A Formia abbiamo 24 spiagge libere – continua la Villa– che dovranno essere date in concessione temporanea e stiamo lavorando a una serie di tipologie di reticolato all’interno dei quali, chi avrà la concessione, potrà posizionale l’ombrellone oppure chi si porterà la serie e l’ombrellone a mano potrà avere il suo reticolato, in modo da creare la distanza tra gli ombrelloni. Quindi le norme che riguardano i lidi stabili varranno –conclude il sindaco di Formia– anche per i lidi temporanei, e questa potrebbe essere l’occasione, tra il bando della gestione e il bando per la sorveglianza anche di temporanei posti di lavoro, che non sono da sottovalutare soprattutto in questo periodo”.
Per Armando Cusani, la scelta di non riaprire subito gli stabilimenti balneari è una scelta illogica, irrazionale, sbagliata, iniqua che non ci aiuta in una fase di ripartenza.
“È una fase importante, di responsabilità per tutti i cittadini perché finiscono le restrizioni più importanti e inizia invece la possibilità di riavviare le attività economiche e far ripartire il rapporto all’interno del tessuto sociale nazionale e locale” Ha dichiarato il sindaco di Sperlonga Armando Cusani.
“Non riaprire gli stabilimenti balneari è assolutamente sbagliato in realtà economiche come le nostre, località turistiche, dove i presidi fondamentali sulle spiagge sono fatti dagli operatori balneari e dai concessionari. Loro ci aiutano a tenere in funzione le spiagge, di tenerle in sicurezza e pulite, e quindi sono fondamentali anche per controllare che le persone adottino il distanziamento fisico di un metro e andare in spiaggia. Tenerle chiuse e aprirle il 1° giugno è una scelta sbagliata”.
Una cosa cosà è certa si dovrà fare presto e subito, la stagione balenare è già iniziata e tutti noi abbiamo voglia di andare al mare dopo la fase di lockdown.
Paola Galisai